APRE I BATTENTI IL SALONE DEI VINI DELLA LOIRA 
DAL 4 AL 6 FEBBRAIO 2013


Il Salon des Vins de Loire è stato creato nel 1987 dal Parc des Expositions d'Angers, con il supporto di Interprofessions Valle della Loira

E' l'unica fiera europea dedicata a un singolo vigneto , quello della Loira appunto e dedicato esclusivamente agli operatori del settore, per permettere successivamente ai visitatori francesi e internazionali di scoprire e degustare in anteprima il millesimo vendemmiato e presentato in anteprima sul mercato francese.
Per 3 giorni, 500 espositori provenienti da Pays Nantais, Anjou-Saumur e dalle Regioni, di Touraine e Loire Centre, faranno scoprire ad un pubblico internazionale di 9000 persone, tutti la ricchezza e la freschezza dei vigneti della Loira , attraverso una vasta gamma di vini di alta qualità , Bollicine e Bianchi, Rosati e Rossi secchi e dolci, fermi o frizzanti.


Le priorità per questo evento rimangono 
il promuovere la scoperta e gli scambi
tra produttori, commercianti e 

cooperative della Loira 

e gli acquirenti francesi e 

internazionali del commercio 

al dettaglio e all'ingrosso nel mondo.






Parc des Expositions


Route de Paris

49044 ANGERS Cedex 01




















All' Anteprima Amarone il Ministro Catania
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ad Anteprima Amarone 2009, sabato 26 e domenica 27 gennaio 2013 in Gran Guardia a Verona

Sarà il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania a chiudere la tavola rotonda del 26 gennaio ad Anteprima Amarone 2009, che vedrà come relatori il Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini, il Presidente della Camera di Commercio di Verona Alessandro Bianchi e il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, sollecitati sui vari argomenti dal giornalista “gastronauta” di Radio 24 Davide Paolini. Al Vicepresidente del Consorzio Daniele Accordini sarà affidata la presentazione dell’annata.
I temi trattati andranno a spiegare il successo dell’Amarone come frutto dell’evoluzione del territorio sia sotto il profilo tecnico vitivinicolo consentendo di ottenere un prodotto di qualità mediamente elevata che economico, determinando una crescita uniforme del "sistema Valpolicella", una redditività sostenuta e una multiformità delle aziende. Verrà fatto il punto sull’attuale politica del Consorzio, mirata da una parte a preservare questo successo con iniziative votate a promuovere la sostenibilità ambientale, il controllo della superficie vitata e la riduzione delle rese, per mantenere la qualità ed un'equa remuneratività della filiera; dall'altra a difendere il prodotto da imitazioni e mistificazioni con programmi ad hoc di tutela e salvaguardia, promuovendo parallelamente la conoscenza dell'Amarone della Valpolicella presso i consumatori tramite iniziative di promozione e valorizzazione della denominazione nei Paesi esteri.
Afferma il Ministro: “Anteprima Amarone, giunta alla sua decima edizione, è l’occasione migliore per poter celebrare un decennio di assoluto successo di un vino che è patrimonio del Veneto ed orgoglio dell’Italia: l’Amarone della Valpolicella. Dieci anni che hanno dimostrato quale sia il valore dell’agricoltura, della viticoltura, strettamente connessa al territorio: grazie a questo prodotto infatti si è creato un circuito economico virtuoso, che vive della passione e della competenza di tanti operatori. L’Amarone della Valpolicella è ormai una bandiera del made in Italy nel mondo, con margini di crescita ancora da esprimere sui nuovi mercati. È questo il modello vincente da replicare in tutti i comparti: esaltare il legame tra qualità, tipicità ed origine.”

Anteprima Amarone si svolge con il patrocinio dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, della Camera di Commercio di Verona, della Regione Veneto e della Banca Popolare di Verona.

L’ingresso per il pubblico, il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 18, è a pagamento su invito, da richiedere ainfo@consorziovalpolicella.it
I numeri dell'Amarone della Valpolicella


La produzione di uva 2012 supera gli 820 mila quintali totali, dei quali circa 300 mila avviati all'appassimento per la produzione di Amarone e Recioto della Valpolicella. Gli ettari vitati attuali sono quasi 7.000, ma dall’agosto 2010 è in vigore il divieto di nuovi impianti, i cui effetti si vedranno nei prossimi anni, permettendo così di mantenere la remuneratività della produzione.
Il valore fondiario del terreno a vigneto Valpolicella nelle zone più vocate di collina ha raggiunto i 50 euro/mq e le aziende viticole del comprensorio sono circa 4.000, per la maggior parte a conduzione familiare. Circa il 30% dei produttori di uva conferisce a privati, mentre il 40% è socia delle 7 cooperative esistenti sul territorio. Le cooperative trasformano il 50% delle uve; il 25% viene trasformato dalle aziende che le producono, il resto viene venduto sul mercato.
Le imprese imbottigliatrici sono 272. I fruttai sono circa 400. Il Consorzio Valpolicella rappresenta circa l’80% della filiera. La denominazione produce in totale circa 60 milioni di bottiglie, di queste circa un quarto sono di Amarone della Valpolicella. L’export rappresenta per l’Amarone circa l’80% delle vendite. I principali Paesi importatori sono quelli del Nord Europa e del Nord America, Germania e Svizzera, ma si stanno aprendo Russia, Cina, Singapore e altri Paesi dell’Estremo Oriente.
























OLIO OFFICINA 
FOOD FESTIVAL  
PALAZZO DELLE STELLINE MILANO




























UN NUOVO CONSORZIO PER IL ROERO




Potrebbe rivelarsi una pietra miliare nello sviluppo del Roero la data di venerdì 11 gennaio 2013, quando nel cuore del territorio, a Vezza d’Alba, si raduneranno molte delle aziende vitivinicole che utilizzano la denominazione “Roero”. Dopo mesi di gestazione silenziosa, finalmente il progetto del nuovo Consorzio di Tutela dedicato in modo esclusivo alla Docg “Roero” sembra uscire allo scoperto.
Sono stati alcuni produttori (Angelo Negro, Francesco Monchiero e Bernardino Negro), a nome di un Comitato promotore molto ampio, a firmare la lettera di invito, indirizzata all’inizio di questo gennaio alle varie aziende del territorio e saranno loro nell’Assemblea “costituente” dell’11 gennaio a presentare l’iniziativa e i suoi caratteri salienti.

Voglia di autonomia
Non è da adesso che il mondo vitivinicolo del Roero è percorso da una volontà di autonomia rispetto al contesto generale dei vini albesi. Il primo esempio si è avuto con la ricerca, conclusasi positivamente nel 1985, di una propria denominazione di origine alternativa al Nebbiolo d’Alba. Il riconoscimento di allora a favore del Roero vino rosso (a base di Nebbiolo) sarebbe poi stato ribadito nel 1989 dalla Doc dedicata al Roero Arneis.
La crescita costante del potenziale produttivo – in particolare del Roero Arneis – ha giustificato in prima battuta l’iniziativa di fondare un Consorzio di Tutela autonomo rispetto all’attuale Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero: 900 ettari vitati per quasi 10 milioni di bottiglie sono i dati alla base di quest’iniziativa.

Le ragioni di un gesto
A seguire sono state manifestate anche altre ragioni per giustificare il progetto. Prima di tutto, la volontà di gestire in modo autorevole e autonomo lo sviluppo futuro della denominazione “Roero” sia come superficie vitata sia come quantità prodotta.
E non va sottovalutata l’opportunità di coinvolgere in modo ampio i produttori del territorio, da quelli che producono le uve agli altri che le vinificano fino a coloro che imbottigliano i vini.
Finora, nonostante le pressioni esercitate, questo obiettivo era stato conseguito solo in parte. Infatti, solo il Roero Arneis disponeva nel Consorzio albese della necessaria rappresentatività, mentre per il Roero la situazione era in alto mare.
In base ai sondaggi condotti dal Comitato promotore, un Consorzio specificatamente dedicato al Roero otterrebbe la piena rappresentatività in ambo le tipologie.
Un’incognita per il futuro
Resta un’incognita rispetto all’evoluzione futura e riguarda la reazione che potrà venire dai produttori dell’attuale Consorzio che non operano con la denominazione “Roero”.
Il Comitato promotore del Roero precisa che la struttura in fase di costituzione non nasce in contrapposizione al Consorzio Barolo Barbaresco Alba Langhe e Roero, ma solamente per valorizzare le legittime esigenze di autodeterminazione. Anzi, in un recente comunicato, viene auspicata la concreta collaborazione tra le due strutture sia in ambito amministrativo che tecnico. Un auspicio condivisibile, ma che potrebbe scontrarsi con la possibile reazione dell’attuale Consorzio o dei suoi aderenti.
Resta ancora un rischio più problematico ed è il pericolo che l’esempio del Roero sia imitato dai produttori di altre denominazioni (es. Dogliani e Barbaresco), che negli ultimi tempi hanno spesso mal tollerato la posizione del Barolo, giudicata egemonica rispetto alle altre denominazioni.
In tal caso, potrebbe pericolosamente traballare il progetto che nel cuore degli anni Novanta aveva raccolto in un unico Consorzio di Tutela tutti i vini Doc e Docg di Langa e Roero per favorire una politica vitivinicola dell’intero territorio e non quella di una sola denominazione.










Clicca sull'immaginne per visionare lo spot



Dal 14 gennaio a fine marzo, spot e telepromozioni sulle principali 
reti televisive nazionali comunicano le due anime dell’Asiago:
Fresco e Stagionato.

 
Prende il via il 14 gennaio la campagna di comunicazione del Consorzio Tutela Formaggio Asiago con spot e telepromozioni nei programmi e talent show gastronomici più amati dal grande pubblico: I Menù di Benedetta su La 7, Masterchef su Sky 1 e Cielo, Cuochi e Fiamme su La 7d, accompagnati da una campagna tabellare sul canale digitale Real Time.

Obiettivo della campagna è quello di comunicare le due anime del formaggio Asiago DOP: Fresco e Stagionato, nate dalla stessa tradizione ma diverse come lo sono i due fratelli protagonisti dello spot, raccontati secondo stili di vita e abitudini differenti, uniti dalla stessa origine e tradizione. Le due anime del formaggio Asiago, Fresco e Stagionato dunque, prendono volto e vita nel claim“Fratelli di latte” che diventa il filo conduttore di tutta la campagna per raccontare in modo semplice e immediato i tanti modi di essere di ciascuno di noi e di apprezzare i due tipi di formaggio Asiago DOP.

« Quest’anno abbiamo fatto una scelta di campo ben precisa - afferma il direttore del Consorzio, Flavio Innocenzi - selezionando trasmissioni di grande successo rivolte a responsabili d’acquisto con la passione per la cucina. L’Asiago DOP è un formaggio che ben sa rispondere alle esigenze di persone che sanno apprezzare e riconoscere la qualità e le differenze che un prodotto dalla stesso nome, ma con caratteristiche così diverse, permette di scoprire».

La serie di telepromozioni e spot avrà inizio lunedì 14 gennaio con I menù di Benedetta in onda su La 7, in replica, su La 7d e proseguirà fino a fine marzo.

 
Contatti per la stampa:
Roberta Zarpellon
TRAGUARDI                                                                                                         
Ple Cadorna 40
36061 Bassano del Grappa VI
0424523073  3394187543 
 







L'Amarone volano di crescita dell'economia della Valpolicella



Il successo di un vino si misura anche dalla capacità di far crescere l’economia del suo territorio di origine. È ciò che ha fatto l’Amarone della Valpolicella nell’ultimo decennio, quello che verrà analizzato e celebrato da Anteprima Amarone il 26 e 27 gennaio prossimi. In degustazione l’annata 2009 pronta per la commercializzazione, ma per celebrare questa speciale edizione dell’evento, le aziende partecipanti porteranno sui propri banchi di assaggio anche la loro migliore annata degli ultimi dieci anni


L’Amarone della Valpolicella non è solo uno dei più prestigiosi vini rossi al mondo. Nell’ultimo decennio ha dimostrato di essere una grande risorsa per il suo territorio di origine, capace di far crescere l’economia locale e di portare un benessere diffuso.

Questi alcuni numeri che danno la misura del fenomeno: nell’ultimo triennio le imprese della filiera della doc Valpolicella sono cresciute del 36%, raggiungendo quota 416. In particolare, sono quasi raddoppiate le società di persone, mentre le imprese individuali sono aumentate del 27%.
Anche di questo si parlerà ad “Anteprima Amarone: la storia di un vino di successo”, in programma il 26 e 27 gennaio 2013 e che avrà come protagonista l’annata 2009.
Delle tante sfaccettature di un successo si parlerà nella tavola rotonda in programma il 26 gennaio alle ore 10 nell’Auditorium della Gran Guardia. Il Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini, il Presidente della Camera di Commercio di Verona Alessandro Bianchi e il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani risponderanno alle domande del “gastronauta” di Radio 24 Davide Paolini.
Ognuno di loro porterà informazioni e dati inediti, come quelli del sondaggio realizzato da Vinitaly sulla percezione dell’Amarone tra gli operatori stranieri che hanno partecipato all’ultima edizione della più grande fiera internazionale dedicata al vino.
All’analisi del decennio d’oro dell’Amarone della Valpolicella seguiranno la presentazione dell’annata 2009 pronta per la commercializzazione a cura del Vicepresidente del Consorzio Daniele Accordini e la degustazione riservata alla stampa.
Un’annata che si preannuncia particolarmente interessante quella del 2009, per l’armonica sintesi tra potenza gustativa, ricchezza aromatica ed eleganza. Caratteristiche che sapranno appagare anche gli enoappassionati, che potranno  degustare i vini ai banchi delle aziende sabato 26 gennaio dalle 16 alle 19 e domenica 27 gennaio dalle 10 alle 18.
Per celebrare questa speciale edizione di Anteprima Amarone, ogni azienda partecipante potrà quest’anno portare in degustazione presso il proprio banco anche la propria migliore annata dell’ultimo decennio. Ingresso a pagamento (20 euro) su invito, da richiedere a info@consorziovalpolicella.it
Anteprima Amarone si svolge con il patrocinio dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, e della Banca Popolare di Verona.ione