Polpenazze in Festa 
La Fiera dedicata a vino, sapori e tradizioni per celebrare il gusto del Garda
Dal 26 al 29 maggio la 68esima edizione: 


La Fiera del Vino di Polpenazze del Garda in provincia di Brescia taglia il traguardo dell’edizione numero 68 nell’ultimo weekend di Maggio: un brindisi all’estate in arrivo con i vini della riviera bresciana del lago di Garda, abbinati alle ricette ed ai prodotti tipici del territorio.

Si rinnova come ogni anno l’appuntamento eno-gastronomico che da oltre mezzo secolo apre le porte alla stagione estiva sul lago di Garda: la Fiera del Vino Valtènesi-Garda Classico Doc di Polpenazze del Garda è pronta a riaprire i battenti tagliando il traguardo della 68esima edizione. L’appuntamento è fissato tra il 26 ed il 29 maggio 2017 per quattro giorni di grande festa popolare all’insegna dei vini, dei sapori, delle tradizioni rurali della riviera bresciana del lago di Garda: ingredienti immancabili di una rassegna che dal lontano 1947 si conferma fedele al suo ruolo originario di “vetrina” promozionale del territorio e delle sue produzioni agricole, raccogliendo un successo sempre crescente come testimonia il boom di visitatori registrato nel 2016.

Al centro del programma c’è come sempre il concorso enologico nazionale istituito nel 2006 dal Ministero per le Politiche Agricole per la Doc Garda Classico, ed aperto in seguito anche alla nuova Doc Valtènesi. Sono 84 quest’anno le etichette iscritte alla competizione suddivise nelle varie tipologie: ben 47 quelle cui le commissioni di assaggio hanno assegnato la qualifica di Vino Eccellente, corrispondente ad un punteggio di almeno 85/100. Da ricordare che i Chiaretti premiati proseguiranno il loro cammino per una seconda degustazione nella quale verrà scelto il vincitore del Trofeo Pompeo Molmenti, che verrà attribuito nell’ambito di Italia in Rosa a Moniga del Garda dal 2 al 4 giugno. Allo stesso modo i rossi a prevalente base Groppello che hanno ottenuto l’eccellenza a Polpenazze potranno in seguito partecipare al concorso della Fiera di Puegnago, in programma a fine agosto. Da ricordare che saranno anche assegnati dei premi speciali al miglior Valtènesi e Valtènesi Chiaretto, voluti dall’Amministrazione Comunale, ed ai migliori Garda Classico Doc Rosso e Rosso Superiore, istituiti con il contributo della Banca di Credito Cooperativo del Garda, che anche in questo modo punta a confermare la sua identità di istituto di credito particolarmente vicino al territorio. I vini vincitori verranno come sempre premiati nella consueta cerimonia ufficiale prevista per la mattinata di domenica 28 alle 11.15 
Ad ospitare la fiera saranno come sempre le vie e le piazze del borgo medievale di Polpenazze, da dove si può ammirare uno dei panorami più affascinanti sulla Valtènesi e sul Lago di Garda: ben 24 le cantine partecipanti (contro le 22 dello scorso anno) per un totale di oltre 100 etichette in degustazione. Come sempre l’ingresso nell’area espositiva è gratuito, ma i visitatori che vorranno degustare i vini dovranno acquistare all’ingresso sacca e bicchiere a 5 euro, cui andrà aggiunta la cifra di 1,50 euro per ogni degustazione effettuata.

Tra le varie aree della rassegna si distingue il Borgo Bio, l’angolo dedicato alle aziende che praticano l’agricoltura biologica, mentre alla tradizione Corte degli Assaggi, sarà possibile effettuare degustazioni guidate e comparate di tutti i vini premiati al concorso abbinati ad una selezione di prodotti tipici del territorio a km zero. Non potrà infine mancare l’ormai famoso spiedo gardesano di Polpenazze, che verrà servito nella Dispensa del Gusto insieme ad altri piatti tipici della zona. In programma anche il consueto Palio del Salame dedicato ai norcini locali e degustazioni guidate di olio extravergine Garda Dop a cura dell’Aipol.
Numerosi momenti culturali e di intrattenimento completano il programma, fino al gran finale con spettacolo pirotecnico nella serata di lunedì 29 Maggio


Il gelo i Vignaioli e la FIVI


A più di due settimane dal fenomeno ancora nessuna stima ufficiale.


I Vignaioli Indipendenti chiedono una comunicazione 
ufficiale da parte degli enti preposti

La FIVI chiede la conta dei danni delle gelate tardive che hanno colpito a macchia di leopardo i vigneti di quasi tutta Italia nelle scorse settimane. Ad oggi infatti non si ha ancora una percezione precisa della percentuale dei vigneti colpiti dal gelo che metterà a rischio l'annata 2017 in molti territori vinicoli del nostro paese.

"Ci aspettiamo che gli organi preposti facciano i controlli sul territorio per ricalibrare le effettive produzioni per un'annata che si presenta davvero difficile – dichiara la Presidente FIVI Matilde Poggi – anche se la vera conta dei danni sarà possibile solo a luglio, prima della vendemmia. Noi abbiamo molte testimonianze di nostri associati, ma non abbiamo ancora visto comunicazioni ufficiali sul fenomeno".

Salvo qualche esempio, come il Consorzio Franciacorta, o le stime delle associazioni di categoria, non ci sono infatti notizie ufficiali in merito e la stima dei danni pare ad oggi possibile solo attraverso le tante discussioni che si rincorrono sui social.

Molti sono stati i Vignaioli Indipendenti colpiti dall'insolito fenomeno atmosferico, che rischia di mettere in seria difficoltà le aziende artigiane che vivono del proprio lavoro e delle proprie uve. Un fenomeno di cui non si ha ricordo a memoria d'uomo, almeno in queste proporzioni. Un nuovo segnale preoccupante che il clima sta cambiando e che le aziende agricole si devono preparare ad affrontare nuove sfide.
Ora si tratta di vedere come proseguirà la stagione, ma i Vignaioli sono già al lavoro in vigneto per cercare di mettere in condizioni le piante di riprendersi dai danni e di stimolarle a sviluppare nuove gemme.



I 90 PUNTI DI “WINE SPECTATOR” 
E IL “5 STAR WINE AWARD” A VINITALY 2017
PER I GRANDI “GAVI DOCG del Comune di Gavi
” BROGLIA: “LA MEIRANA” E “BRUNO BROGLIA”

Roberto Broglia: “È una soddisfazione immensa essere inseriti
tra i migliori vini del Piemonte e ai vertici dell' enologia italiana”


Può una sola azienda vitivinicola esprimere due grandissimi vini con la medesima DOCG? Non è facile, ma la Cantina Broglia testimonia che ciò è possibile. Nel mese di aprile, infatti, le etichette di punta della prestigiosa maison hanno conseguito due importanti riconoscimenti a livello internazionale: i 90 punti di Wine Spector per La Meirana e il 5Star Wine Award di Vinitaly 2017 per Bruno Broglia, entrambi Gavi DOCG del Comune di Gavi.


“Avere ottenuto i 90 punti da Wine Spectator con La Meirana 2015, ma soprattutto essere stati inseriti nella classifica dei migliori vini del Piemonte, addirittura tra i vini raccomandati da un grandissimo opinion maker come Bruce Sanderson è una soddisfazione immensa, ha commentato Roberto Broglia. Questa importante segnalazione è una ulteriore conferma di quanto La Meirana sia considerato sinonimo di altissima qualità! E tutto questo è sicuramente dovuto al grande lavoro che è stato fatto sia nel vigneto sia in cantina, per il quale sono grato a tutti i nostri collaboratori e in particolare il Centro Enosis del professore Donato Lanati.”

“L’assegnazione del 5Star Wine Award a Vinitaly 2017 alla selezione Bruno Broglia, prosegue Roberto Broglia, ci ha reso ulteriormente felici, perché dimostra come questo grande vino sia ai vertici dell’enologia italiana!”

Ricavato da uve Cortese di Gavi in purezza, La Meirana è il prodotto più rappresentativo e classico dell’Azienda e per questo motivo riporta in etichetta il nome stesso della Tenuta. Vinificato in acciaio, di colore paglierino brillante, fermenta a una temperatura tra 12°C e 16°C, per esaltarne i profumi, freschi e fruttati, di pera e pompelmo rosa. Con il suo tipico retrogusto di mandorle, esprime appieno le eccezionali caratteristiche della zona di Gavi (freschezza, finezza e una decisa nota minerale) proponendosi meravigliosamente in abbinamento a piatti a base di pesce o carni bianche.




Il Gavi DOCG Bruno Broglia (che prende nome dal fondatore dell’Azienda agricola) è ottenuto da vigneti impiantati nella prima metà degli anni Cinquanta, con una resa media di circa 40 quintali per ettaro. La ricchezza di struttura e l’acidità delle uve (100% Cortese di Gavi) permettono di avere un vino adatto alla conservazione, mantenendo negli anni profumi e freschezza. Di colore giallo paglierino con riflessi verdolini, brillante, Bruno Broglia presenta un bouquet fine molto persistente e fruttato. È stato il primo vino bianco italiano a essere servito in un pranzo ufficiale del G20, nel 2013 a San Pietroburgo.



“La filosofia della nostra Azienda, spiega Roberto Broglia, è sempre stata quella di produrre vini di altissima qualità, rappresentativi del territorio del Gavi. Fin dai primi anni Ottanta iniziammo a utilizzare esclusivamente vasche in acciaio inossidabile, per esaltare le caratteristiche di mineralità e sapidità del Gavi DOCG: fin dal principio abbiamo avuto un occhio di riguardo per l’innovazione, in vigneto e in cantina. Fondamentale è stato il ruolo svolto da Donato Lanati, membro dell’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, così come importante è stato anche il rapporto con le Università: in collaborazione con l’Università di Torino sono stati ricercati nuovi cloni in vigneto, mentre con l’Università di Milano (in particolare con il professor Attilio Scienza) è stato condotto uno studio antesignano in cantina sulla realizzazione di vini bianchi senza l’aggiunta di anidride solforosa”.



La nascita dell’Azienda Agricola del Gr. Uff. Bruno Broglia, imprenditore del tessile, risale al 1972, anno in cui fu acquistata la Tenuta La Meirana. Nel 1974 (anno in cui al Gavi fu concessa la DOC), fu imbottigliato il primo vino con etichetta Broglia. Nel 1983 fu costruita la nuova cantina e furono ampliati i terreni vitati. Alla fine degli anni Novanta, il successo del Gavi sui mercati internazionali impose la necessità di raddoppiare gli spazi di cantina e di aumentare gli impianti a vigneto: attualmente l’azienda si estende su 100 ettari di cui 65 a vigneto. Oggi, il millenario nome della Meirana è gestito dalla terza generazione della famiglia Broglia: Roberto e Filippo, figli di Piero (Deputato nella XII legislatura, membro della Commissione Agricoltura della Camera, e, per due mandati, Presidente del Consorzio di Tutela del Gavi) e Bruno, figlio di Paolo.


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