Numero Zero, Maestri del fare

Una giornata davvero piacevole quella trascorsa a Villa Crespia con l’occasione di seguire le varie lavorazioni dell’uva e alla fine bere Dosaggio Zero. Forse così è detta troppo semplice, quindi ve la racconto dall’inizio.

Siamo a Villa Crespia la Cantina che dalla collina domina i vigneti, non lontano da Erbusco ma più vicina ad Adro nel centro della Franciacorta. La mattinata si apre con i saluti di Bruno Muratori, e la presentazione da parte di Francesco Iacono dei vini che incontreremo durante la giornata, che saranno le anteprime presentate in occasione di Vinitaly a fine mese. E allora un excursus nei numeri di Franciacorta per ricordarci che il 3% della produzione di Franciacorta è dosaggio Zero cioè circa 330 mila bottiglie.

Poi noi, “Gli Amici del Web” chiamati a lezione dal Maestro ideatore di Numero Zero, Francesco Iacono, enologo di Arcipelago Muratori e da sempre sostenitore di questa tipologia di Franciacorta, che ai suoi agli albori ebbe una certa difficoltà ad essere presentata ad un pubblico abituato ad altre tipologie di Franciacorta. L’idea di questa bella lezione di enologia inizia con la presentazione di due vini prima della spumantizzazione, Chardonnay 100% annata 2012 e dopo averci parlato dei territori in cui vengono coltivate le vigne, capire da dove provenivano, se dalle colline intorno ad Adro o dai terreni più pianeggianti della Franciacorta. 

Mi ha colpito una frase di Francesco attribuita ad un vecchio lituano, “Il paesaggio fa parte dell’universo soggettivo” ma vi garantisco che non è così semplice capire l’universo e la filosofia del Dosaggio Zero. Anche perché i due vini al naso e in bocca sono veramente diversi, dai profumi semplici a evoluti, dalla freschezza sostenuta da una piacevole acidità, alla mineralità che esalta il terroir. In seguito l’assaggio dell’evoluzione dei due vini, e con la terza degustazione abbiamo trovato la piacevolezza del Pas Dosè e del più altezzoso  Brut, sboccati a maggio 2008. 

Un confronto ideale con gli Amici del Web per conoscere ancora di più una tipologia del Franciacorta in cui  Villa Crespia ha sempre creduto, di più ci ha uniti il successivo momento luculliano quando seduti a tavola Francesco ha presentato le tipologie … bhè queste vi propongo di andarle a scoprire al prossimo Vinitaly alla stand di Villa Crespia Arcipelago Muratori, ne rimarrete entusiasti, ma un segno l’ha lasciato il dolce, la Pastiera Giardini Arimei di Ugo Mignone di Napoli, abbinato magistralmente al Passito Secco dell’Isola di Ischia Giardini Arimei.

Sarà la propensione al Numero Zero, ma vi posso assicurare che questo vino trova nel Territorio, nella qualità delle uve e nella saggezza del suo enologo l’ambizione di un vino nobile.
Mentre i ringraziamenti per l’ospitalità e per questo momento di riflessione in Cantina vanno fatti a Michela e Bruno Muratori, e a Francesco Iacono per averci regalato un po’ della sua esperienza. 




E ancora una volta … In Alto i Calici !!!

Renato Rovetta