ANTEPRIMA AMARONE 2010 




Anche quest'anno Sommelierfriend's è intervenuto alla presentazione dell'Anteprima Amarone 2010 - il primo anno che l'Amarone può fregiarsi della fascetta Docg - 

LA CRONACA
Tutto doveva iniziare con il convegno inaugurale fissato per le 11.00 dedicato appunto alla presentazione del nuovo logo e del millesimo 2010 ma si sa, c'è sempre qualche ritardatario, meglio aspettare. 
Inizia la Conferenza, con il moderatore Barisoni di Radio 24 erosivo nella dialettica e un pò acido nel voler forzare gli ospiti alle risposte, poi il presidente del Consorzio Marchesini che racconta dello storico traguardo della Docg, il Direttore Olga Businello che mi affascina nel parlare del nuovo logo dove la C la T insieme alla V di Valpolicella sapientemente coniugate offrono un'immagine d'impronta. Ma ecco l'universitario Marchini, con la strategia di marketing al 2020, ecco qui cominciamo a non parlare dell'Amarone ma di cose a me lontane, dove Barisoni Bastianich incalza Marchini per sapere quante bottiglie di Amarone bisogna fare quante, quante ???? 
Fortunatamente inizia a parlare Daniele Accordini Vice Presidente del Consorzio e riporta con piacevolezza il discorso sull'Amarone ridandogli dignità nel momento in cui spiega le vallate dove vive e cresce, da Negrar a Fumane, poi Valpantena, Marano, Illasi e la vallata dell'Alpone. Forse si spinge un po' troppo definendo la vendemmia 2010 "da ottima a eccellente" ma ci sta nel contesto della presentazione.
Nel finale del Convegno abbiamo rivisto anche Gigi Brozzoni della Guida Veronelli, che ha voluto spiegare a sue parole che effettivamente la Conferenza stampa alle 14.00 doveva essere terminata per lasciare il posto alle degustazioni, ma tant'è il Barisoni anche qui non ha capito, e pensando che Gigi - miglior giornalista bergamasco dell'anno 2010 " per aver mantenuto in vita la guida "I Vini di Veronelli"  - fosse uno qualsiasi, l'ha mandato un po' a quel paese. Questo per la cronaca

Ma veniamo alle degustazioni; quest'anno ho selezionato diversi campioni di botte e lo stesso numero di campioni in bottiglia rigorosamente "coperti" , quelli che più mi hanno intrigato e regalato una piacevole sensazione li ho elencati con il numero di uscita:

CAMPIONI DI BOTTE

N°19 Corte Figaretto Brolo del Figaretto
Naso e bocca di carattere, forte presenza di frutti rossi, amarena, poi una leggera liquirizia e ancora il profumo dell'appassimento presente nei campioni di botte, l'alcol e i tannini si calmeranno col tempo
N°9 Buglioni 
Naso invitante con profumi importanti ma in evidenza la rosa, anche qui amarena e prugna, con qualche sentore di mentolo. Alcol ancora molto presente seppur in una bocca speziata, Amarone un po' arrogante che mi intriga.

CAMPIONI IN BOTTIGLIA

N°1 Accordini Stefano - Acinatico
Al naso è già pronto, profumi decisi, non prepotenti. Bella bocca non esaltante ma che da soddisfazione, comincia a prendere le sembianze di un Amarone importante anche se l'affinamento porterà giovamento

N°2 Aldrighetti Luigi Angelo e Nicola
Bel naso pulito, aromi balsamici e l'eucalipto. In bocca è caldo, in evidenza alcolicità e quel giusto tannico, buona la persistenza, nel finale rimangono nuance di cioccolato e liquirizia.

N°6 Cavalier Bertani  - Villa Arvedi
Questo Amarone si presenta già interessante, forse il più rappresentativo dei miei Amaroni, bel bouquet frutta rossa di amarene mature. Interessante anche in bocca con una piacevole nota di freschezza ma caldo, intrigante, finale piacevole. Da dimenticare in cantina ancora per almeno un paio d'anni

N°11 Ca La Bionda - Vigneti Ravizzol
Anche questo Amarone mi piace, il naso è sicuramente all'altezza, mora e la prugna, e poi in bocca si apre con eleganza per lasciare posto all'amarena sotto spirito, buona anche la tannicità

N°12 Cà Rugate
Il naso è delicato non prorompente, mi soddisfa con una serie di profumi erbacei e balsamici, in bocca si apre piano, forse un pò piacione ma bella la frutta rossa che incontro, buon grado alcolico e piacevolmente tannico.

Queste le degustazioni che più mi hanno soddisfatto raccontate in modo semplice.

Mi sorprendo sempre comunque, quando alle anteprime ti presentamo un vino che sarà pronto tra due o tre anni, anche perchè oggi con l'annata 2010 è mancata la tipicità dell'Amarone, cosa che non è successa per il millesimo 2008 che veniva presentato ai banchi di degustazione, anche se forse oggi questo vino rappresentativo di un grande territorio deve essere così, e forse sono io ad essere un po' "Sofistico