All' Anteprima Amarone il Ministro Catania
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania ad Anteprima Amarone 2009, sabato 26 e domenica 27 gennaio 2013 in Gran Guardia a Verona

Sarà il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Mario Catania a chiudere la tavola rotonda del 26 gennaio ad Anteprima Amarone 2009, che vedrà come relatori il Presidente del Consorzio Tutela Vini Valpolicella Christian Marchesini, il Presidente della Camera di Commercio di Verona Alessandro Bianchi e il Direttore Generale di Veronafiere Giovanni Mantovani, sollecitati sui vari argomenti dal giornalista “gastronauta” di Radio 24 Davide Paolini. Al Vicepresidente del Consorzio Daniele Accordini sarà affidata la presentazione dell’annata.
I temi trattati andranno a spiegare il successo dell’Amarone come frutto dell’evoluzione del territorio sia sotto il profilo tecnico vitivinicolo consentendo di ottenere un prodotto di qualità mediamente elevata che economico, determinando una crescita uniforme del "sistema Valpolicella", una redditività sostenuta e una multiformità delle aziende. Verrà fatto il punto sull’attuale politica del Consorzio, mirata da una parte a preservare questo successo con iniziative votate a promuovere la sostenibilità ambientale, il controllo della superficie vitata e la riduzione delle rese, per mantenere la qualità ed un'equa remuneratività della filiera; dall'altra a difendere il prodotto da imitazioni e mistificazioni con programmi ad hoc di tutela e salvaguardia, promuovendo parallelamente la conoscenza dell'Amarone della Valpolicella presso i consumatori tramite iniziative di promozione e valorizzazione della denominazione nei Paesi esteri.
Afferma il Ministro: “Anteprima Amarone, giunta alla sua decima edizione, è l’occasione migliore per poter celebrare un decennio di assoluto successo di un vino che è patrimonio del Veneto ed orgoglio dell’Italia: l’Amarone della Valpolicella. Dieci anni che hanno dimostrato quale sia il valore dell’agricoltura, della viticoltura, strettamente connessa al territorio: grazie a questo prodotto infatti si è creato un circuito economico virtuoso, che vive della passione e della competenza di tanti operatori. L’Amarone della Valpolicella è ormai una bandiera del made in Italy nel mondo, con margini di crescita ancora da esprimere sui nuovi mercati. È questo il modello vincente da replicare in tutti i comparti: esaltare il legame tra qualità, tipicità ed origine.”

Anteprima Amarone si svolge con il patrocinio dell’OIV, l’Organizzazione Internazionale della Vigna e del Vino, della Camera di Commercio di Verona, della Regione Veneto e della Banca Popolare di Verona.

L’ingresso per il pubblico, il sabato dalle 16 alle 19 e la domenica dalle 10 alle 18, è a pagamento su invito, da richiedere ainfo@consorziovalpolicella.it
I numeri dell'Amarone della Valpolicella


La produzione di uva 2012 supera gli 820 mila quintali totali, dei quali circa 300 mila avviati all'appassimento per la produzione di Amarone e Recioto della Valpolicella. Gli ettari vitati attuali sono quasi 7.000, ma dall’agosto 2010 è in vigore il divieto di nuovi impianti, i cui effetti si vedranno nei prossimi anni, permettendo così di mantenere la remuneratività della produzione.
Il valore fondiario del terreno a vigneto Valpolicella nelle zone più vocate di collina ha raggiunto i 50 euro/mq e le aziende viticole del comprensorio sono circa 4.000, per la maggior parte a conduzione familiare. Circa il 30% dei produttori di uva conferisce a privati, mentre il 40% è socia delle 7 cooperative esistenti sul territorio. Le cooperative trasformano il 50% delle uve; il 25% viene trasformato dalle aziende che le producono, il resto viene venduto sul mercato.
Le imprese imbottigliatrici sono 272. I fruttai sono circa 400. Il Consorzio Valpolicella rappresenta circa l’80% della filiera. La denominazione produce in totale circa 60 milioni di bottiglie, di queste circa un quarto sono di Amarone della Valpolicella. L’export rappresenta per l’Amarone circa l’80% delle vendite. I principali Paesi importatori sono quelli del Nord Europa e del Nord America, Germania e Svizzera, ma si stanno aprendo Russia, Cina, Singapore e altri Paesi dell’Estremo Oriente.