Mi piace essere l’artefice di incontri vinosi, che hanno nel
sodalizio con il vino il momento più esaltante. Come sarà certamente
appassionante la mia partecipazione, nelle vesti di Giudice Degustatore, all’11esimo
Concorso Nazionale del Pinot Nero, riservato alla vendemmia 2009, che si
svolgerà in Altoadige a Egna e Montagna in provincia di Bolzano, con la
collaborazione dell’Istituto Sperimentale Laimburg il 22 e 23 Marzo all’interno delle Giornate
Altoatesine del Pinot Nero.
85 Cantine, di cui 40 altoatesine, 39 degustatori tra cui
Enologi, Sommelier professionisti e giornalisti italiani ed internazionali. I
risultati dell’ 11° Concorso nazionale verranno presentati e pubblicati il 19
maggio, giornata di apertura ufficiale della 14° edizione di queste “Giornate altoatesine del Pinot Nero” dal 19 Maggio
dicevo a Domenica 20 e lunedì 21
saranno aperti i banchi d’assaggio, con la possibilità di degustare
tutti i vini che hanno partecipato al Concorso, oltre ad una selezione di Pinot
Nero provenienti da tutto il mondo.
Ma raccontiamo un po’ di questo vino, difficile dire in quale
periodo fu introdotto in Italia il Vitigno, la sua presenza è certa solo a
partire dalla fine del 1800, quando viene segnalato in Alto Adige, arrivando in
Italia dalla Francia, esattamente dalla Borgogna.
Il mito della Bourgogne era ben presente nella mentalità di
molti produttori italiani, ma sino a metà degli anni Ottanta al vitigno Pinot
Nero non è mai stata data una grandissima importanza, anche per via di
problematiche legate alla sovrapproduzione che dava vini scoloriti, magri e
privi di tenuta all’invecchiamento. Diciamo anche che alcune delle aziende
vitivinicole più blasonate di Toscana, hanno cercato di vinificare il Pinot Nero,
con grandi ambizioni, ma i vini che producevano diventano ben poco tipici, nel
colore, negli aromi, e nell’eleganza. E lo stesso si potrebbe dire, salvo rare
eccezioni, di zone dove il Pinot nero vanta una lunga tradizione, come
l’Oltrepò Pavese.
Donato Lanati Enologo e consulente tra i più importanti in
Italia, ha voluto sottolineare che -
"La qualità di un buon Pinot Nero consiste nei tannini e nei profumi. In
Italia troviamo molti Pinot nero snaturati, perché si pretende abbiano un
sapore concentrato, mentre ciò che rende il Pinot nero inimitabile è senza
dubbio la finezza dei profumi di cassis
e lampone, oltre all'eleganza dei tannini, e solo in alcune zone dell'Alto
Adige possiamo paragonarlo a quello Borgogna".
Quindi il Pinot Nero è Altoatesino, e Blauburgunder è il nome tipico di questo vino che scopriremo in occasione delle Giornate a lui dedicate a Egna e Montagna in provincia di Bolzano.
A proposito volevo evidenziare che nel 1999 venne presentata
la prima edizione delle Giornate dedicate al Pinot Nero, in quell’occasione ne
vennero degustati 45 tutti dell’Alto Adige
e solo 25 vennero ammessi alla finale, gli altri non raggiungevano i requisiti
richiesti; e nelle giornate successive vennero proposti al pubblico insieme ad
una selezione di Pinot Nero provenienti da altre aree viticole di tutto il
mondo tra cui Francia, Stati Uniti, Australia, e Germania. Per le Giornate del
Pinot Nero del 2012 come già sottolineato, parteciperanno 85 cantine ed il
vincitore verrà presentato il 19 Maggio all’inaugurazione delle Giornate
dedicate al Pinot Nero, e proprio in
quell’occasione potremo degustare una verticale di Château Corton Grancey Grand Cru - Louis Latour - con le annate: 2009, 2005, 2003, 2002 ,
1998 , 1997 , 1993 , 1990, 1985 , 1979, otre al Pinot Nero dell’Azienda Mazzon presentato da Michela Carlotto, e poi
ancora convegni e degustazioni. Saranno sicuramente giornate magnifiche, soprattutto
avremo l’occasione di incontrare i Produttori e farci raccontare la loro competenza
nel coltivare grandi vini. Per
l’occasione ringrazio Ines Giòvanet, Peter Dipoli e tutta l’organizzazione del
Concorso e per le Giornate dedicate ad un grande vino come il Blauburgunder Altoatesino, il Pinot Nero.
…E come
sempre In Alto i calici !