IL RECUPERO DEL NAUTILUS2013 CRU STORICO 


ALEX BELINGHIERI

Grazie a Gusto Channel e a 
Pietro Marcellino
per le immagini video 










Quello a Moniga del Garda è stato un fine settimana dedicato ai vini Rosati e Rosè, non solo espressione di un "Italia in Rosa" segnata anche dal gemellaggio vinoso dedicato ai vini Rosati francesi presentati da Gilles Masson e che fanno parte della A.O.C. Bandol. 
Ah se potessi raccontare a Giuseppe Casagrande, come me patito per questa tipologia di vini dello splendore di questi rosati, dei colori e dei profumi che hanno invaso Villa Bertanzi durante le degustazioni. 

Per non parlare di tutte le etichette di Rosati che hanno accompagnato l'abbinamento con il Coregone all'Olio, piatto che vuole tornare a rappresentare Moniga del Garda, per l'occasione presentato da Carlos McAdden, giornalista e collaboratore del Corriere della Sera per l'edizione di Brescia e cucinato dallo Chef Saulo Della Valle, del Ristorante l'Osteria Suer e Garbino, in onore ai due venti che soffiano sul Garda. Piatto che troverete in tutti i Ristoranti di Moniga del Garda che hanno aderito all'iniziativa, e che dovranno attenersi al disciplinare di preparazione.

E poi il Vincitore del Trodeo Molmenti, dedicato al Chiaretto più piacevole, quello della Cantina Malavasi di Pozzolengo. Naturalmente i complimenti a Sante Bonomo direttore del Consorzio Valtènesi, che come sempre ha sottolineato l'importanza di una manifestazione a Moniga del Garda, dedicata ai vini Rosati Italiani e Francesi, arrivata alla sua Sesta Edizione.
Vini che ogni anno si affinano nei profumi, valorizzando il vitigno dal quale provengono, e sono stati davvero molti quelli che mi hanno lasciato una piacevole suggestione, quindi i complimenti ai Produttori agli organizzatori e come sempre... In Alto i Calici !





Italia in Rosa, un ponte tra Francia e Valtènesi

Italia in Rosa 2013 si è chiusa all’insegna di un nuovo, grande successo. Da Gilles Masson, direttore del Centre du Rosè, ospite del convegno internazionale di sabato 8, un invito: “Collaboriamo insieme per dare piena dignità ai vini rosati”. Alla cantina Malavasi di Pozzolengo il Trofeo Pompeo Molmenti 2013 per il Chiaretto più piacevole.

La VI edizione di “Italia in Rosa” ha chiuso i battenti all’insegna di un nuovo successo: tantissimi gli appassionati del “drink pink” che fin da venerdì 7 giugno sono arrivati a Moniga del Garda per partecipare al grande festival del “bere rosa”, aperto ufficialmente alla presenza dell’assessore all’agricoltura di Regione Lombardia Gianni Fava e dell’assessore al turismo della Provincia di Brescia Silvia Razzi. Favoriti da condizioni climatiche favorevoli, perlomeno per le prime due giornate, i visitatori hanno affollato i giardini seicenteschi di Villa Bertanzi, abbandonandosi piacevolmente alla degustazione delle 143 etichette presenti in fiera, presentate da un centinaio di cantine provenienti da tutta Italia ed anche da Oltralpe: anche quest’anno infatti la rassegna gardesana ha voluto gettare un ponte con la Francia, ospitando la denominazione del Bandol nonché un “luminare” dei rosati come Gilles Masson, direttore del Centre du Rosè di Vidauban in Provenza, protagonista di primo piano del convegno “Tutti i colori del rosa” andato in scena nel pomeriggio di sabato.
“Manifestazioni come Italia in Rosa rappresentano fondamentali occasioni di confronto tra operatori che collaborano insieme per portare i rosè nella corte dei grandi vini del mondo – ha spiegato Masson, invitando esplicitamente il Consorzio Valtènesi ad una collaborazione a tutto campo -. La Valtènesi ha tutte le carte in regola, dalla storia al microclima ad una varietà tipica ed autoctona, che possono contribuire a costruire una storia di grande successo. Anche qui si è lavorato del resto per affermare l’idea che il rosato non è un prodotto artefatto ma un vino da raccontare, con una sua precisa specificità e storicità”.
“Il lavoro che stiamo facendo inconsciamente non è stato che il recupero di una tradizione che era già presente sul territorio – ha dichiarato il presidente del Consorzio Valtènesi Sante Bonomo -. Ci siamo semplicemente riappropriati della nostra natura valorizzando le nostre peculiarità, e vogliamo continuare ad operare in questo senso nell’ottica di una collaborazione internazionale che avrà in Italia in Rosa la sua vetrina più importante. In particolare il confronto con Il Bandol si è rivelato particolarmente utile a confrontare il percorso di una denominazione francese che è per la Provenza, quello che La Valtènesi è per il Garda”.
All’insegna della più autentica territorialità anche il connubio enogastronomico ufficializzato dai ristoranti di Moniga grazie al Coregone all’Olio, piatto tipico lanciato in occasione della manifestazione che verrà proposto in carta da tutti i locali del paese abbinato naturalmente al Valtènesi Chiaretto.
Fra i momenti da evidenziare anche la premiazione del Trofeo Pompeo Molmenti al Chiaretto più piacevole dell’annata 2012, assegnato quest’anno dai sommelier dell’Ais e conquistato dall’azienda Malavasi di Pozzolengo: in finale, a poca distanza dal vincitore, sono arrivati anche i Chiaretti di Provenza (Desenzano), Civielle di Moniga, L’Ulif di Polpenazze, Selva Capuzza di San Martino della Battaglia ed Avanzi di Manerba.
Soddisfatto il presidente della manifestazione Luigi Alberti. “Abbiamo fatto il nostro meglio per dimostrare che anche in tempi difficili la crisi non va subita ma aggredita – ha spiegato -. La risposta del pubblico è stata la miglior ricompensa per i nostri sforzi e per quelli dei tanti volontari che si sono prodigati per la riuscita della manifestazione”.








 



                                 


                                       AGRIGELATERIA: DOVE LE MUCCHE FANNO IL GELATO

 

                                    Presentazione di GIOIOSO, la nuova linea di AGRIGELATO,

                           prodotta dall’Agrigelateria sull’Aia in collaborazione con Donata Panciera

 

 

La stalla dove le nostre mucche sono allevate secondo i più elevati standard di benessere, è il punto di partenza della nostra sfida. Anzi, il punto centrale. Ai nostri animali somministriamo una alimentazione ricca in proteine e fibre per avere latte di elevata qualità. Accettiamo una minore resa produttiva in quanto per il latte che trasformiamo direttamente in gelato, e in diversi prodotti caseari, pretendiamo il rispetto di parametri molto più stringenti rispetto a quelli richiesti dall’industria. Per fare il gelato se si parte da un buon latte si possono utilizzare meno panna e zucchero, perché già ricco di suo in lattosio. Il nostro latte è anche ricco in grassi, quasi il 4.2% rispetto al 3,6% richiesto dall’industria, necessari per la corretta assimilazione delle proteine. La componente proteica è al 3,5% rispetto 3,20% di legge. Se solitamente la produzione giornaliera per capo si attesta a 28/32 litri, a Corte Fenilazzo raggiungiamo al massimo i 25/27 litri. Due razze sono ospitate nelle nostre stalle: la frisona e la bruna alpina. Del latte prodotto dalle nostre cento vacche circa 150 vengono trasformati in circa 200 kg di ottimo gelato al giorno. Tutto il latte è pastorizzato per 15 secondi a 71.9 gradi centigradi. Una pastorizzazione che a norma di legge permette di poter considerare il latte ancora fresco.

 

Il latte arriva dalla stalla attraverso una tubazione, senza rischi di contaminazione da agenti atmosferici, al pastorizzatore centrale, e da lì viene destinato alle varie utilizzazioni. Nel laboratorio, dove produciamo il nostro gelato, il latte miscelato con zuccheri e panna, viene sottoposto alla lavorazione a bagnomaria per la preparazione della base, nel corso della quale è portato lentamente, a 85 gradi centigradi. Riposa poi per alcune ore a 4 gradi centigradi, in questo modo gli ingredienti si armonizzano dando il massimo del gusto. Nel gelato di crema-vaniglia, la cui base è sempre il nostro latte, ci mettiamo del tuorlo d’uovo, i preziosi baccelli di vaniglia che arrivano dal Madagascar e la scorza degli aromatici limoni di Sorrento.

In laboratorio si producono tutti i nostri gelati rispettando la genuinità delle materie prime, utilizzandole come una volta, senza concedersi la scorciatoia di prodotti pronti preparati industrialmente. Ci facciamo uno sciroppo di zuccheri per avere la dolcezza voluta; utilizziamo lo zucchero delle barbabietole, ma anche quelli del mais e della frutta con una ricetta segreta che ci permette di preparare sorbetti e gelati dalla consistenza inimitabile.

Non usiamo grassi idrogenati, e il nostro gelato ha il 10% in meno di grassi rispetto a quello industriale. Da noi la menta è bianca, e non colorata per piacere agli occhi. Diciamo no ad aromi, coloranti e aromatizzanti. Il nostro laboratorio ha un costo di allestimento fino a dieci volte più oneroso rispetto a chi sceglie di fare il gelato in altri modi.

 



Usiamo frutta di stagione, collaborando con colleghi agricoltori della zona per materie prime quali ciliegie, pesche, meloni, angurie e mele. I nostri gelati sono privi di glutine.

 

Il nostro impegno ci è valso fin da subito importanti riconoscimenti: il Premio Longarone attribuitoci nel 2008, a soli tre anni dall’avvio della produzione, ci ha confermato la bontà della strada intrapresa. Gli amici di Melaverde, nota trasmissione televisiva, sono stati nostri ospiti a più riprese, prendendoci ad esempio per divulgare la lavorazione del gelato.

 



GIOIOSO è la nostra prima linea di creme gelato a meritarsi un proprio nome.

 

I gelati GIOIOSO hanno meno panna e zuccheri, più latte e fibre, al gusto sono meno dolci e più digeribili. Nascono per soddisfare la richiesta che abbiamo colto tra la gente per questo tipo di innovazione. La linea di gelati GIOIOSO mantiene il profilo nutrizionale elevato che caratterizza tutti i nostri gelati, sapientemente messo a punto da Donata Panciera, mastro docente gelatiere di fama internazionale, riconosciuta guru del gelato tradizionale italiano. La qualità del nostro latte è ciò che ci permette di cogliere questo obiettivo. I gusti sono numerosi e vari: banana, fior di limone, fior di fragola; gusti con la ricotta con fichi, con gianduia, con uva; e ancora i classici fior di latte, vaniglia, nocciola, cioccolato, zabaione, caffè, tiramisù, menta, yogurt…

 

Presso il nostro banco è sempre esposta la tabella nutrizionale con un codice colore che evidenzia agli intolleranti a latte, oltre agli ingredienti utilizzati in ogni gelato.

Per gli intolleranti al glutine abbiamo modo di servirli direttamente dal laboratorio per evitare contaminazioni accidentali da coni e cialde presenti al banco.

 

Gelati nuovi e adeguati alle richieste della gente, senza perdere in genuinità e naturalità.

Gelati che meritano riconoscimento e distinzione per gli sforzi e i sacrifici che stanno dietro a questa sfida. La nostra proposta è curata in ogni dettaglio, anche e soprattutto per i più piccoli, i nostri più affezionati fan. Guardiamo alle famiglie, offrendo una accoglienza premurosa, il piacere del gelato a costi abbordabili, in un contesto rilassato con giochi per i nostri ospiti più piccoli e la possibilità di vedere da vicino gli animali della nostra fattoria.

 

                                      L’AGRIGELATO vuole essere consumato lentamente.

                                                Il mondo agricolo sta anche su un cono!



 

                               










SI APRE STASERA LA PIU' 
IMPORTANTE RASSEGNA 
DI VINI ROSATI E ROSE'
IN DEGUSTAZIONE
 A MONIGA DEL GARDA











ITALIA IN ROSA
 IN VETRINA LE ECCELLENZE DEL “DRINK PINK”


Ecco la VI edizione l’ormai tradizionale manifestazione gardesana dedicata ai Rosé d’Italia e del mondo: l’appuntamento è in programma dal 7 al 9 giugno 2013 a Moniga del Garda (Bs) - Città del Chiaretto - per tre giorni fitti di appuntamenti, degustazioni, approfondimenti tecnici dedicati al mondo in rosa. Ospite d’onore del 2013 la denominazione francese del Bandol, produttrice di uno dei Rosé più noti ed apprezzati al mondo.

Si rinnova anche quest’anno l’ormai classico appuntamento di fine primavera con “Italia in Rosa”: la grande vetrina dei rosé italiani (ma non solo) si prepara infatti a tornare in scena con una VI edizione all’insegna delle novità, in calendario per ben tre giornate da venerdì 7 a domenica 9 giugno 2013.
“La cornice sarà ancora una volta quella di Moniga del Garda, sulla riviera bresciana del Benaco, ormai nota a livello nazionale come la Città del Chiaretto – spiega il presidente del Consorzio Valtènesi Sante Bonomo-. Qui torneranno ad aprirsi i suggestivi giardini della seicentesca Villa Bertanzi, il luogo dove oltre un secolo fa il senatore veneziano Pompeo Molmenti codificò il procedimento produttivo del Valtènesi Chiaretto Doc, il grande rosé del territorio, protagonista principale di una manifestazione all’insegna del confronto con i vini rosa di tutte le più importanti aree vocate italiane”.
La formula dell’evento non cambia, pur perfezionandosi ad ogni appuntamento e senza mancare di presentare risvolti sempre più interessanti sia per curiosi che per appassionati. Sull’onda del grande successo riscosso dall’edizione 2012, la manifestazione si amplia a tre giornate: le cantine ospiti saranno circa un centinaio, provenienti da tutta Italia ma anche da Oltralpe, per un totale di oltre 150 etichette in degustazione, con una importante rappresentanza di aziende premiate nel corso delle ultime edizioni del Mondial du Rosé di Cannes e del Concorso Enologico dei Rosati d’Italia di Otranto, due fra le competizioni più importanti dedicate a questa tipologia.


Altra novità di quest’anno è rappresentata dalla possibilità per i produttori di presenziare alla manifestazione per presentare personalmente i propri vini a visitatori, operatori e buyer: un’opportunità di cui una buona parte delle cantine presenti in fiera ha deciso di avvalersi.
“Di particolare rilevanza sarà anche il convegno “Tutti i colori del rosa- Prevedere, estrarre, stabilizzare il colore dei vini rosati”, che si terrà sabato 8 alle 14.30 nella sala consiliare degli Comune di Moniga – annuncia Bonomo-. Fra i relatori autentiche autorità del settore come Gilles Masson, direttore del Centre du Rosé, e Patricia Ferrero, direttrice dell’Associazione Vini di Bandol. E proprio il Bandol, una delle barriere mondiali del drink-pink, sarà la denominazione ospite di quest’anno, con numerose etichette che andranno ad arricchire il ventaglio di tipologie in degustazione”. Sempre sabato è in programma anche la cerimonia di conferimento del Trofeo Pompeo Molmenti al miglior Chiaretto della vendemmia 2012, mentre il cartellone è completato dalle numerose degustazioni guidate. Da quest’anno verrà anche allestito un “wine shop” di Italia in Rosa, ovviamente aperto al pubblico, con la possibilità di acquistare le etichette degustate in fiera, e sarà presente uno stand delle Donne del Vino capitanato dalla responsabile regionale Cristina Inganni. In tutti i ristoranti di Moniga si potrà infine degustare il piatto ufficiale di Italia in Rosa: si tratta del Coregone all’Olio, tipica ricetta di territorio che verrà proposta a partire proprio dalla manifestazione. Invariato il biglietto d’ingresso, che costa ancora 10 euro. 

Tutte le info aggiornate su 











OSCAR DEL VINO 2013 

I Premiati


“Ha il sapore della vittoria l’edizione di quest’anno dell’Oscar del Vino” ha detto Franco M. Ricci, direttore di Bibenda e creatore dell’evento, che chiarisce: “anzi una vittoria doppia, perché l’Oscar del Vino è la manifestazione più bella, elegante e affascinante del mondo vino nel Bel Paese e poi perché da quest’anno ci siamo pienamente riappropriati del titolo dell’evento, vincendo la lunga battaglia legale con l’Accademia degli Oscar del Cinema di Los Angeles che, riprendendo le parole della sentenza dei Giudici di Corte d’Appello di Roma non può vietare all’Associazione Italiana Sommelier Roma e a Bibenda di utilizzare il Marchio Oscar del Vino” - Franco Maria Ricci.

Miglior vino bianco
Chàrdonnay 2010 Tasca d'Almerita

Miglior vino rosso
Doc Bolgheri Sassicaia 2009 Tenuta San Guido

Miglior vino rosato
Five roses anniversario2011 Leone de Castris

Miglior vino spumante (ex aequo)
Franciacorta Gran Cuvée brut 2007 Bellavista
Gran Cuvèe XXI Secolo 2007 D'Araprì

Miglior vino dolce
Alto Adige Moscato Rosa 2010 Franz Haas ( Haas, dinnanzi alla platea, ha voluto dedicare il premio ricevuto a Marco De Bartoli)

Migliore etichetta
Trebbiano d'Abruzzo Vigna Capestrano 2010 Valle Reale

Miglior vino di grande Qualita-prezzo
Franciacorta Cuvée Prestige Ca' del  Bosco

Migliore azienda vinicola
Feudi San Gregorio con Fiano di Avellino Pietracalda 2011

Migliore olio raccolto 2012 (ex aequo)
Olio extravergine frantoio Muraglia
Olio extravergine Biologico Monterisi
Olio extravergine Raggiolo denocciolato  Felsina

Miglior enologo
Riccardo Cotarella

Miglior ristorante
Ristorante La Parolina (Acquapendente - Viterbo)

Migliore enoteca
La Casa del Barolo (Torino)

Migliore scrittore del vino
Giovanni Negri

Migliore Innovazione nel Vino 
Cooperativa Agricola La Giardiense

Migliore Direttore Commerciale
Giovanni Lai di Saiagricola

Premio Speciale della Giuria
Bruno Vespa




Terminato il primo appuntamento con Take Puglia, rimangono nella memoria le belle immagini di un contest importante soprattutto per la sua filosofia, dove i sensi erano chiamati  in causa e l’abbinamento cibo/vino era d’impeto e di suggestione. Tra i professionisti  coinvolti in questo piacevolissimo evento Kim Phillips, Gourmet internazionale che oltre alla passione e l’impegno, ha sottolineato le pregevoli composizioni dei piatti che venivano presentati dai nostri Chef, e tra questi personalmente mi ha colpito il Coniglio di Maria Cicorella, del Ristorante Pasha di Conversano.
Naturalmente tutte le portate sono state presentate in maniera egregia anche se, come tutti sappiamo, ogni tanto gli Chef sono bizzarri con le interpretazioni dei piatti. Ma ciò che mi colpisce e che voglio sottolineare, è il calore di persone che non frequenti assiduamente ma che ti conquistano con la loro disponibilità, la schiettezza e la semplicità con cui fanno dei loro mestieri un’arte, e qui parlo proprio di tutti, dai Produttori, agli Chef, dai Professionisti del Vino a chi il Vino lo frequenta per passione, e allora Davide Gangi, è stato proprio bravo nel creare un mix di personaggi che hanno dato lustro alla prima edizione di Take Puglia, un format destinato a non rimanere solo in Puglia ma con la possibilità di presentare in ogni regione italiana le Eccellenze del territorio, che noi abbiamo avuto occasione di conoscere in anteprima. 
E come sempre… In Alto i Calici !

Ecco i tre migliori abbinamenti per 
ogni piatto selezionati dalla giuria:


Trenette di farro con zucchina, cozze e pomodorino
Chef Tiziana Parlangeli - 
Ristorante Osteria degli Spiriti - Lecce (LE)

1° Classificato - PUNGIROSA CASTEL DEL MONTE BOMBINO NERO DOCG 2011 - RIVERA
2° Classificato - ROSATO FERVIA CASTEL DEL MONTE DOC 2012 - COLLE PETRITO 
3° Classificato - FIANO MINUTOLO IGT PUGLIA 2012 - POLVANERA

Cappuccino di troccoli  con ragù di fave e pistilli di zafferano
Chef Gegè Mangano - Ristorante Li Jalantuùmene - 
Monte Sant'Angelo (FG) 

1° Classificato - PUNGIROSA CASTEL DEL MONTE BOMBINO NERO DOCG 2011 - RIVERA
2° Classificato - ROSSO IGT PUGLIA 2009 - CASALTRINITA’
3° Classificato - ROSATO NEGROAMARO 2012 - CANTELE

Riso, patate e cozze “secondo il mio punto di vista”
Chef Angelo Sabatelli - Ristorante Angelo Sabatelli - 
Monopoli (BA) 

1° Classificato - IL CASTILLO LOCOROTONDO DOP 2012 - CARDONE
2° Classificato - CALAFURIA ROSATO IGT SALENTO 2012 - TORMARESCA
3° Classificato - ROSARO’ NEGROAMARO IGT SALENTO 2012 - FEUDI DI GUAGNANO

Anguilletta di Lesina arrostita con insalatina di 
barbabietola alla menta e emulsione di yogurt magro
Chef Michele Rotondo - Ristorante Masseria Petrino di Palagianello - Palagianello (TA) 

1° Classificato - MARICO’ NEGROAMARO 2010 - MASSERIA CISTONARO
2° Classificato - LAMANERO PRIMITIVO IGT SALENTO 2011 - TENUTA TRE FONTANE
3° Classificato - LE CAMARDE NEGROAMARO E PRIMITIVO IGT 2010  - FEUDI DI GUAGNANO

Coscetta di coniglio avvolta nella pancetta dolcemente arrostita, patata all'extravergine, asparagi e tartufo nero
Chef Maria Cicorella - Ristorante Pashà Caffè & Restaurant - 
Conversano (BA) 

1° Classificato - TERESA MANARA NEGROAMARO 2012 - CANTELE
2° Classificato - ENNE NEGROAMARO IGT SALENTO 2011 - TENUTA TRE FONTANE
3° Classificato - LE BRACI IGT SALENTO 2006 - AZIENDA MONACI DI SEVERINO GAROFANO

Capretto in porchetta di olive e lardo,  
sgagliozza alla barese e purea di cicerchie al cipollotto
Ottavio Surico - Ristorante Osteria del Borgo Antico - 
Gioia del Colle (Ba) 

1° Classificato - CENTOFUOCHI PRIMITIVO MANDURIA DOP 2011 - SOLOPERTO
2° Classificato - LE BRACI IGT SALENTO 2006 - AZIENDA MONACI
3° Classificato - BARONE PAZZO PRIMITIVO IGT SALENTO – VETRERE



L’evento è stato organizzato dal portale enogastronomico vinoway.com in collaborazione con AIS Puglia e l'assessorato alle politiche agricole e forestali della regione Puglia.
Oltre alla cena di Gala di presentazione a Palazzo Guastamacchia, da sottolineare le due giornate dedicate ai banchi d'assaggio e alle degustazioni, che hanno coinvolto diverse  aziende del comparto enogastronomico pugliese e non solo. Durante  la giornata di lunedì 27 Maggio si è svolta, presso il ristorante Alighieri Eventi di Terlizzi, la selezione dei migliori abbinamenti dei vini delle aziende aderenti con i piatti presentati dai sei Chef ospiti del Take Puglia. 

La giuria, composta da esperti, giornalisti e operatori del settore enogastronomico, ha svolto un compito molto difficile, ma che ha dato spazio ad una nova interpretazione dell'abbinamento vino/cibo. Ogni giudice ha infatti assegnato un punteggio in centesimi ad ogni abbinamento scelto dalla aziende aderenti e dall'organizzazione. La modalità di valutazione ha introdotto un nuovo concetto per l'assegnazione dei punteggi che non passa attraverso il giudizio del piatto e del vino, ma si basa sulle sensazioni complessive e immediate che l'unione del vino con il cibo suscita durante la degustazione. Un giudizio quasi istintivo e che da pochissimo spazio a successive interpretazioni. 

Abbiamo voluto fortemente questo metodo perché più vicino alle persone che frequentano i ristoranti, che hanno un approccio diverso con l'abbinamento vino/cibo. Una prova che ha trovato l'entusiasmo da parte della giuria che, durante le selezioni, ha dimostrato curiosità, senso pratico e un grande spirito di adattamento, segno evidente della professionalità e preparazione di ogni singolo giudice”.

La classifica del Contest, risultato della media dei giudizi dopo l'eliminazione del voto più alto e quello più basso, ha consegnato dei punteggi molto positivi, indice che da maggiore pregio ed evidenzia alla qualità dei prodotti pugliesi. Inoltre, in molti casi, il margine che differenzia le posizioni nella graduatoria è stato di pochissimi centesimi, ulteriore elemento che conferma la versatilità degli abbinamenti anche con vini che normalmente vengono considerati inadatti.














Dal 31 maggio al 2 giugno

Franciacortando 2013:
l’arte, il cinema, il  gusto
seguendo la  Strada del Franciacorta



L’esibizione live di Francky Criquet “pittore visionario e selvaggio”, le esperienze di social dining in location esclusive di MA’ Hidden Kitchen, le sessioni di acquerello en plein air. E ancora, la proiezione dei cortometraggi del Concorso FranciaCORTI, la Mostra di fotografie di Pierpaolo Metelli in omaggio alle origini del processo di vinificazione e, per i bambini,  spettacoli teatrali, laboratori creativi, nursery 0/3. Seguendo il tema della strada,  saranno l’arte, il cinema, il  gusto a fare da trait d’union all’edizione 2013 di Franciacortando, affermato appuntamento primaverile organizzato dalla Strada del Franciacorta, in programma da venerdì 31 maggio a domenica 2 giugno.

Per il long weekend tutta la Franciacorta si metterà in festa per accogliere gli ospiti  con  una ricchissima serie di eventi, in un mix  piacevole e sorprendente per la regia dell’agenzia Chrysalis.
Al pubblico verrà offerto un percorso da sperimentare attraverso esperienze dirette, che si svilupperà attraverso questo territorio straordinariamente vocato alla viticoltura, con cui si identifica il suo prodotto più pregiato, il Franciacorta appunto. Tutte le strutture associate alla Strada (fra le prime nate  in Italia, oggi presieduta da Francesca Moretti ) saranno aperte e organizzeranno visite guidate, degustazioni e microeventi nelle cantine e nei laboratori di prodotti  tipici, stuzzicanti menu a tema in ristoranti e agriturismo, passeggiate guidate a piedi, in bicicletta e a cavallo.

Per l’occasione, saranno realizzati speciali pacchetti weekend in hotel, agriturismo, campeggio, dimore storiche e bed & breakfast e sarà attivata la Franciacortando Card, che permetterà di ottenere  sconti e facilitazioni.

Il definirsi del programma, gli approfondimenti sui protagonisti, le curiosità sui vari eventi si possono seguire, passo dopo passo, sul web  ( www.franciacortando.it ) e sui social, con cui il  pubblico è invitato ad interagire, preparandosi così al percorso alla scoperta dei sapori, dei saperi e della cultura della Franciacorta che successivamente sperimenterà.