Rivoluzione per il Bardolino e il Chiaretto: approvata la modifica del disciplinare che liberalizza tutti i tipi di tappo


È una piccola rivoluzione quella messa in atto dal Consorzio di tutela del Bardolino: è stato liberalizzato l’utilizzo di qualunque tipologia di tappi per le bottiglie del Bardolino e della sua versione rosata, il Chiaretto. La modifica in tal senso del disciplinare di produzione è stata approvata dal Comitato nazionale vini nella seduta dello scorso 23 luglio. La nuova dizione dell’articolo 8 del disciplinare della DOC del Bardolino e del Chiaretto prevede ora semplicemente che per i vini della denominazione “è obbligatorio l’uso delle tradizionali bottiglie e fiaschi di vetro”, senza alcuna indicazione del tipo di chiusura (che invece era espressamente indicata in precedenza) ed inoltre che per il Bardolino “senza alcuna specificazione aggiuntiva”, si possono utilizzare anche i bag-in-box fino a 3 litri. Di fatto, si tratta di una delle norme in assoluto più elastiche dell’intero panorama vinicolo italiano.

“La liberalizzazione dei sistemi di chiusura dei nostri vini – spiega il presidente del Consorzio di tutela del Bardolino, Giorgio Tommasi – era un’esigenza sentita per poter rispondere efficacemente alla domanda proveniente dai distributori e dai consumatori soprattutto di numerosi Paesi europei ed extraeuropei, che manifestano un crescente interesse per i vini confezionati con chiusure alternative rispetto al tradizionale tappo di sughero o di materiale sintetico, in particolare quando si tratti di vini di pronta beva come i nostri. Appena emanato il decreto che consentiva di rivedere le vecchie norme, il Consiglio di amministrazione e l’Assemblea dei soci del Consorzio del Bardolino hanno deliberato una variazione del disciplinare, superando ogni precedente previsione che impedisse il libero utilizzo di qualunque forma di chiusura. Ora il Comitato nazionale vini, cui va il ringraziamento per la sensibilità dimostrata, ha approvato la modifica del disciplinare, per cui i tappi alternativi, finalmente, non sono più un tabù.”
Per il Consorzio del Bardolino e per i suoi produttori resta solo un ultimo scoglio da superare verso la totale liberalizzazione: consentire che si possa usare il bag-in-box non solo per il Bardolino, ma anche per il Chiaretto. “Il problema – dice il presidente del Consorzio di tutela – è prettamente burocratico e deriva da un elenco che si trova allegato al decreto che regola le doc italiane. In tale elenco, si cita il termine Chiaretto tra le menzioni per le quali è possibile confezionare il vino solo in bottiglia di vetro. Si tratta insomma di un anacronistico impedimento di natura formale, che speriamo venga superato, perché soprattutto le popolazioni nordiche manifestano una forte sensibilità per forme di chiusura e di confezionamento dei vini che siano alternative rispetto a quelle tradizionali, e questo per ragioni di carattere pratico, come una maggiore facilità di apertura, di conservazione e di utilizzo, e per motivi di carattere ecologico, come una maggiore facilità nello smaltimento dei rifiuti o la preferenza per prodotti confezionati con materiali agevolmente riciclabili. In questi Paesi il consumo del vino è sostanzialmente nuovo e non esistono pertanto formalismi tradizionali: è assurdo che un cavillo burocratico ci impedisca di soddisfare le loro richieste di bag-in-box di Chiaretto.”
















#DonnafugataTime: 
l’aperitivo social, lungo un’estate, 
firmato Donnafugata

Un tour di appuntamenti nei winebar dedicato ai varietali di Donnafugata e condiviso su Facebook Instagram e Twitter

E' un bere fresco e informale, autenticamente born in Sicily, quello proposto per l'Estate 2013 con il #DonnafugataTime. Tre vitigni e tre vini per l’aperitivo social di Donnafugata, dedicato alle varietà autoctone: Grillo, Nero d'Avola e Zibibbo. In scena vanno i bianchi SurSur  e Lighea e il rosso Sherazade, proposti al pubblico come i vini ideali per l'aperitivo, da consumarsi con gli amici, in pieno relax, magari dopo una giornata trascorsa al mare o in giro per musei.

#DonnafugataTime ci vediamo per l’aperitivo! 
E' un tour di appuntamenti che vuole proporre uno stile di consumo informale, in sintonia con il modo in cui si vive il vino. "Sono in tanti oggi - sottolinea José Rallo titolare insieme al fratello Antonio, dello storico marchio del vino siciliano - i giovani che guardano al vino per un consumo sempre più conviviale, vissuto con naturalezza e divertimento. E questo stile lo abbiamo voluto adottare anche per il #DonnafugataTime, che ha un’anima social, pensata proprio per comunicare direttamente con chi partecipa agli aperitivi firmati Donnafugata".
Ad oggi sono oltre 30 gli appuntamenti programmati da giugno a settembre, ma il calendario è in continuo aggiornamento. Le tappe vengono rilanciate settimanalmente sui profili Facebook e Twitter aziendali utilizzando come chiave di comunicazione l’hashtag #DonnafugataTime che dà il titolo al tour. Inoltre i winelover che partecipano agli eventi possono condividere le fotografie del loro aperitivo su Instagram, Facebook e Twitter usando proprio #donnafugatatime: ogni settimana viene scelta la foto più bella e condivisa sui profili aziendali.

"La Sicilia piace e affascina anche nel vino - spiega José -. #DonnafugataTime è un progetto che cresce di giorno in giorno, raccogliendo la condivisione di tanti winebar diffusi  su tutto il territorio italiano. La formula è semplice e accattivante, centrata per l'estate 2013, sui nostri vini più innovativi e riconoscibili in quanto varietali di territorio. Proporre Grillo, Nero d'Avola e Zibibbo serve a sottolineare il valore dei nostri autoctoni, e ad intercettare una tendenza nel consumo che ricerca queste produzioni ricche di storia e di identità, ma con un profilo più moderno".
Frutto, freschezza e piacevolezza sono i tratti distintivi dei tre varietali aziendali proposti in degustazione: il bianco SurSur 2012, la novità di quest’anno, si distingue per i profumi che sprigiona e l'onda di fragrante sapidità che regala al palato, richiamando l'intensità della pesca bianca e del pompelmo tipiche del Grillo. Il Lighea 2012, uno Zibibbo di Pantelleria in purezza, vinificato in secco, è un bianco solare in cui spiccano note floreali di rosa bianca e zagara a cui si uniscono sentori di buccia di agrume. Infine il Nero d'Avola di Sherazade 2102 che, con questa etichetta, assume un abito raffinato per la morbidezza dei tannini e la fresca fragranza dei frutti rossi tipiche di questa varietà.
Ci vediamo per l'aperitivo!
Ferdinando Calaciura - Ufficio Stampa Italia                         Laura Ellwanger – Responsabile Relazioni Stampa internazionale
calaciura@granviasc.it  cell. 338 322 9837                            pr.international@donnafugata.it  cell. 334 6833083/ 0923 724263

Il calendario dei prossimi appuntamenti è in continuo aggiornamento e può essere consultato sul sito aziendale o sulla pagina Facebook DonnafugataWine

LUGLIO
03/07/ IL PORTO DI RIPETTA (Roma)
05/07 BAR PORTICI (Verolanuova, BS)
05/07 BAR DAL CIN (Sabaudia, LT)
06/07 DOLCEMASCOLO (Frosinone)
06/07 VERTICAL (Milano)
07/07 LIDO TORTUGA (Formia, LT)
11/07 BAR ROMA (Borgo Val Taro, PV)
12/07 CAFFE' DELLA CONSOLAZIONE (Todi, PG)
12/07 IL CAFFE DEI MERCANTI WINE BAR (Fiorenzuola d'Arda, PV)
13/07 RISTORANTE ACCADEMIA (Foligno, PG)
14/07 PIQUA CAFE' (Guardiagrele, CH)
17/07 WEEST (Pordenone)
19/07 DON GENNARO (Pescara)
20/07 LA FARMACIA DEI SANI (Carpenedolo, BS)
26/07 WINE BAR ROSE' (Augusta, SR)
27/07 SOLE E LUNA San Salvo Marina (CH)
30/07 PANE BURRO E MARMELLATA (Alba, CN)
31/07 BUKI BUKI WINE BAR (Scicli, RG)

AGOSTO
10/08  BAR DEDY (PG)
18/08 MISERIA E NOBILTA' (Alberobello)
31/08 BAR LE STREGHE (Nave, BS)

 SETTEMBRE
12/09 LA FENICE BAR (Terni)


















Milleduecento bottiglie di Chiaretto Spumante per l’Aperitivo sotto leStelle



Saranno milleduecento le bottiglie di Chiaretto spumante che verranno stappate per l’Aperitivo sotto le Stelle, appuntamento clou dell’estate in riva al Garda in programma la sera  del 6 agosto sul lungolago Mirabello, a Bardolino, sulla sponda veneta del lago. I ristoratori ed i baristi dell'associazione Degusti bus Bardolino allestiranno fronte lago un lounge bar di oltre 200 metri, presso il quale si potranno degustare sfiziosi piatti elaborati dai ristoranti della cittadina lacustre, assaggi di formaggio Monte Veronese della Lessinia e del Baldo, pesciolini di lago fritti e altre proposte all’insegna del territorio, il tutto accompagnato dalle bollicine rosa del Chiaretto spumante della doc del Bardolino e dal Chiarè, l’aperitivo a base di Chiaretto spumante, sciroppo di fiori di sambuco, soda e foglie di menta ideato dalla DeGustibus e dal Consorzio di tutela del Bardolino.
Giunto alla sesta edizione, l’Aperitivo Sotto le Stelle è una grande kermesse che, dalle 19.30 alle 23.30 porta sul lungolago bardolinese più di duemila persone per incontrare la gastronomia gardesana, per bere le bollicine rosa del Chiaretto spumante, il vino ufficiale dell’evento, e per ballare sulle note del sassofonista Enrico Peduzzi, della Al-B.Band e di Dj Paso della discoteca Hollywood. In cartellone anche percussionisti di samba e ballerine e stage di acconciatura e trucco realizzati da Xfive e dai truccatori di Diego dalla Palma, supportati dalla Profumeria Laura di Bardolino. Si chiude con lo spettacolo pirotecnico.



Organizzatori, oltre alla DeGustibus, associazione che raggruppa gran parte dei bar e ristoranti di Bardolino, sono l'Aba Associazione Albergatori Bardolino, la Fondazione Bardolino Top e l'Avis Bardolino. “La manifestazione – dicono gli organizzatori - ha tra gli obiettivi la valorizzazione e la promozione dei prodotti tipici di qualità del territorio: vino, olio, formaggio, pesce di lago e tartufo del Baldo e questo è reso possibile grazie alla collaborazione del Consorzio Tutela Vino Bardolino, del Consorzio tutela formaggio Monte Veronese, del Consorzio dell’olio extravergine d’oliva Garda, dell’Associazione tartufai  veronesi del Baldo e della Cooperativa agricola fra pescatori di Garda”.








...e togliamoci 'sti sassolini


Solitamente non ci stupiamo di nulla, siamo soliti viaggiare, frequentiamo hotel e a volte anche di lusso, sappiamo bere, forse anche grazie a questo mestiere che mi porto dietro, se poi ci penso, beh sono stato Capo Barman per diversi anni, lavorando in hotel, soprattutto quattro e cinque stelle, questo perché non posso stupirmi e non mi stupisco solitamente. Ma se a Grosseto uno Spriz mi costa 4,00 eurini e gentilmente lo accompagnano con la schiacciatina e la salsa tornata oltre a patatine e due tartine, tutto questo di venerdì sera in pieno centro con un gruppo nel locale che suona, mi dite come mai a Forte dei Marmi lo stesso Spriz lo pago 9.00 euri accompagnato da due noccioline ciucciate da altri clienti con bambini, e due patatine smorte di un pacchetto aperto almeno un giorno prima e senza che nessuno suoni nemmeno un valzerino? E poi mi dite come mai in un'altro locale 4 analcolici tipo San Bitter uno Spriz - quello lo sapete lo bevo io - un cocktail analcolico e un succo di pomodoro condito - anche male - mi chiedono 40.00 eurini e devo chiedere lo scontrino perché a loro era "passato di mente"? E per finire mi sapete dire come mai in un hotel 3 stelle 4 bicchieri di vino che so benissimo cosa costa a bottiglia, una mezza minerale e ancora un litro di acqua frizzante in totale pago  37.00 euri ? Ora come già vi ho detto non sono solito stupirmi ma qui ti senti davvero preso per il culo, e quando sei a Forte dei Marmi per lavoro e non in vacanza, vorresti gentilmente mandarli a quel paese, con lo scontrino s'intende !









Consorzio tutela Lugana ha sempre un’agenda più fitta di impegni e iniziative, a testimoniare il costante impegno elargito per diffondere la conoscenza di un prodotto tipico di ottima qualità. A testimonianza di ciò, la partecipazione, per la prima volta al Vinexpo di Bordeaux, evento di riferimento mondiale che riunisce tutti gli operatori del settore vini e distillati dal 16 al 20 giugno, è stata un successo. Il Lugana, quale DOC,  è stato apprezzato dai professionisti del settore molti provenienti da paesi quali: Belgio, Sati Uniti, Canada e Cina. Ma il Lugana è anche un territorio di grande valore e di una cultura carica di storia e passione, da qui l’impegno con una serie di incontri con giornalisti italiani e esteri: a inizio del mese di giugno si è svolto un Tour del Lugana, con la visita di alcune cantine produttrici, mentre al rientro da Bordeaux il Consorzio ha ospitato importanti testate. I giornalisti del Gambero rosso, l’Espresso, Vini Buoni del Touring, Slow Wine di Slow Food hanno potuto degustare il Lugana nelle sue varie declinazioni. 

Ma non solo di attività promozionale si occupa il Consorzio: fra un paio di mesi inizierà la vendemmia, proprio per prepararsi a questo importante evento annuale la filiera del lugana si incontrerà martedì 30 luglio alle ore 18 presso la Cantina Cà Lojera di Rovizza di Sirmione.
L’incontro sarà utile anche per confrontarsi in argomenti 
quali le giacenze i prezzi di mercato e la filiera.

www.consorziolugana.it











LE DEGUSTAZIONI DI UN'AMICA: LIONELLA GENOVESE


HO L'OCCASIONE DI PROPORVI UNA CANTINA RACCONTATA DA UN'AMICA, IN UNO DEI SUOI PRIMI REPORTAGE. 
LIONELLA GENOVESE !!!



Lasciando Siena, in direzione Castellina, a pochi km sulla destra si è ostaggiati da un bellissimo muro di cinta. Incuriositi rallentiamo, ci appare mirabilmente una dicitura: Lornano - Viticoltori dal 1904.
Ci si ferma, è logico!


Una meraviglia ci accoglie, dai limoneti, la fattoria, un tratto di vecchio castello a pietra.
Incontriamo l' agronomo nonchè direttore generale Silvio Compatelli che con estrema disponibilità e gentilezza ci parla dell'azienda e ci accompagna di seguito in cantina, botti grandi, vecchie e nuove, contengono il Sangiovese di vitigno autoctono che vi rimarrà dai 6 ai 36 mesi per poi percorrere strade diverse.
L'entusiasmo cresce mentre Silvio continua a parlarci dell'azienda con i suoi 48 ettari sparsi qua e là su quella meravigliosa collina che abbraccia il nord ovest senese.
Passeggiamo tra il parco di limoneti fino a scorgere una bellissima piscina, poi è breve la distanza dalla sala degustazioni ricavata da un locale in pietra a volta.Ordine, compostezza, eleganza ci accolgono.

I brividi mi avvolgono appena scorgo le tipologie di vino in degustazione, gli occhi mi s'illuminano quando alla prima il Sangiovese comincia a far parte di me.

Al naso i classici sentori di frutti a bacca rossa, in bocca la morbidezza dei tannini e un vino che mi affascina sempre più.

Il riscontro finale lo percepisco tra le due Riserve, Le Bandite 2009, elegante e femminile chiude benissimo in bocca e la Riserva Chianti Classico 2009 molto maschile, imponente, quasi prepotente.

La differenza la fa l'esposizione, sempre ad un’altitudine tra i 200 e 250 metri slm, sempre in Bassa Castellina. 
Terminiamo la degustazione con un passito blend di uve Trebbiano e Malvasia....si finisce in bellezza!!!











LA RICETTA VINCITRICE DEL PANINO ITALIANO PIÙ GOURMET

 

 

             Asiago CheeSfida incorona “Francesina Piacentina” panino più gourmet d’Italia.

Eleonora Mauri, la sua ideatrice, vince  il concorso promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago



 

Vicenza, 15 luglio 2013  Eleonora Mauri, di Besana Brianza, cittadina della provincia di Monza e Brianza, è la vincitrice di Asiago CheeSfida, il concorso promosso dal Consorzio Tutela Formaggio Asiago dedicato al panino con l’Asiago DOP più gourmet d’Italia. Nel corso della finale dal vivo, svoltasi  l’11 luglio, all’Università del Gusto di Vicenza, struttura formativa per il settore food della Confcommercio, il suo panino, “Francesina Piacentina”, ha convinto e conquistato la giuria formata da 40 membri in rappresentanza delle quattro categorie in gara:ristoratori, negoziantifoodblogger e appassionati.

Eleonora, che ha garaggiato per la categoria Appassionati, ha realizzato un panino all’apparenza semplice dove gli ingredienti, a partire dalla francesina, sono stati scelti con cura: Asiago Stagionato Mezzano DOP, coppa piacentina, un’insolita salsa bernese e rucola; un mix di sapori che ha convinto i giurati e ne ha decretato il successo. “Francesina Piacentina”, infatti, unisce iltributo al territorio, utilizzando la coppa piacentina e l’Asiago DOP, con la ricercatezza di una salsa che è da sempre una grande sfida anche per gli chef più navigati, per un gusto che si fa gourmet e invoglia all’assaggio. Un risultato che interpreta a pieno l’idea ispiratrice di Asiago CheeSfida, ovvero che è la scelta dell’ingrediente di qualità la strada vincente per l’esperienza del gusto.

La finale ha visto contendersi il primo premio tra 4 finalisti. Oltre a Eleonora Mauri, hanno presentato il loro panino con Asiago DOP: Andrea Zinno, di Roma, foodblogger Tra pignatte e sgommarelli, secondo classificato con il panino “Tripla A”Giulio Calgaro, ristoratore de La Locanda di Piero di Montecchio Precalcino (Vicenza), terzo classificato con Asiagandwich eIlaria Gildone, di Torremaggiore (Foggia), appassionata, quarta classificata con “Panino fritto con Asiago e prosciutto crudo”.

 

“Asiago CheeSfida – ha detto il  direttore del Consorzio Tutela Formaggio Asiago, Flavio Innocenzi - è stato un grande successo perché è riuscito a dare spazio alle tante anime che ruotano intorno al concetto di gusto. Ristorati, negozianti, appassionati e foodblogger si sono trovati a competere con le stesse regole ma liberi di intraprendere strade e soluzioni diverse. Proprio questa varietà e ricchezza che esalta i tanti modi di cucinare e gustare un prodotto come l’Asiago DOP nelle sue diverse stagionature ci dimostra quanto sia importante offrire al consumatore e all’operatore professionale occasioni sempre diverse per apprezzare e conoscere un prodotto unico, distintivo, nato e prodotto in un delimitato territorio secondo un disciplinare rigoroso. Un patrimonio che vogliamo convidere  e far apprezzare sempre più”.

Il Concorso Asiago CheeSfida, iniziato lo scorso primo marzo, ha visto in gara ben 186 ricette dipanini con l’Asiago DOP e una grande adesione da parte di tanti operatori professionali e appassionati che hanno voluto cimentarsi con una formula innovativa, di “democrazia gastronomica” basata su votazioni e eliminazioni direttamente dal web e sulla presenza di un giuriadi qualità, formata da docenti dell’Università  del Gusto di Vicenza e presieduta dalla food Stylist Barbara Torresan.

Nel corso della finalissima, la Giuria Stampa composta da quattro qualificati giornalisti,conoscitori del mondo agroalimentare e della cucina italiana: Antonio Di Lorenzo, caporedattore de Il Giornale di Vicenza e curatore della pagina Vicenza con Gusto, Domenica Grande, redattrice di Radio Padova, Alice Realini, redattrice di Formaggi & Consumi e Patrizia Novello, responsabileufficio stampa di Cucina Gourmet-Incontri nel gusto ha assegnato la Menzione Speciale della Stampa ai due vincitori ex aequo del panino che ha saputo comunicare al meglio le sue caratteristiche: Giacomo Picariello, appassionato di Montella (Avellino), con la proposta “Aria Di Primavera” e Giovanni Sgarbossa, ristoratore di Cittadella (Padova), autore del panino “Yellow Pumpkin Burger”.


La ricetta  vincitrice di Asiago CheeSfida

FRANCESINA PIACENTINA

Di Eleonora Mauri

 

Ingredienti:

pane francese

Asiago Stagionato Mezzano DOP

coppa piacentina

salsa bernese

rucola

 

Preparazione

Tagliare la francesina, mettere un leggero strato di salsa bernese, abbondante coppa piacentina giovane e una fetta spessa di Asiago Stagionato Mezzano DOP . Scaldare 1 minuto.
Servire con rucola a parte.

 

Contatti per la stampa:

Roberta Zarpellon

TRAGUARDI                                                                                                          

Ple Cadorna 40

36061 Bassano del Grappa VI

0424523073  3394187543  zarpellon@traguardiweb.it

_________________________________________________________________

 

 

Consorzio Tutela Formaggio Asiago

sede legale: Piazzale della Stazione 1 - 36012 Asiago (VI)

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info@formaggioasiago.it www.formaggioasiago.it – PEC tutelasiago@legalmail.it  

 

 


Grazie a Fine Dining lovers:




I GRANDI CHEF PORTANO LE MARCHE NEL PIATTO



È iniziato il 29 giugno Adriatic Wayevento enogastronomico itinerante lungo le coste delle Marche che mira a promuovere lo sviluppo economico di una regione ricca di risorse naturali, paesaggistiche e ovviamente gastronomiche.

Il festival si avvale della partecipazione dei più grandi chef marchigiani e non, che esalteranno nei loro piatti i prodotti tipici del territorio con un menu pensato per la manifestazione e bagnato dai vini pregiati locali.

Otto gli eventi che copriranno tutta l'estate, con chef come Moreno CedroniErrico Recanati,Stefano CiottiMauro UliassiAndrea Angeletti, Gianfranco Vissani.

Questo il programma con le prossime date:

16 luglio, San Benedetto del Tronto - 
Stefano Ciotti (Urbino dei Laghi) e 
Federico del Monte (Vicolo del Curato)

23 luglio, Ascoli Piceno - Mauro Uliassi (Uliassi)

30 luglio, Senigallia - Mauro Uliassi e Moreno Cedroni

06 agosto Colbuccaro (MC) - 
Andrea Angeletti (Le Busche)

20 agosto, Porto San Giorgio 
con le birre del birrificio Almond di Apecchio

27 agosto, Sirolo - Gianfranco Vissani













FIVI: Vignaioli che coltivano le loro vigne, imbottigliano il loro vino e curano personalmente il loro prodotto”.

MATILDE POGGI È IL NUOVO PRESIDENTE FIVI

 

Mercoledì 10 luglio i Vignaioli Indipendenti hanno eletto il nuovo Consiglio Direttivo della Federazione per il triennio 2013-16. 
Alla guida Matilde Poggi, Leonildo Pieropan e Walter Massa.

 

Mercoledì 10 luglio, presso la Reggia di Colorno, si è svolta l’assemblea ordinaria 2013 di F.I.V.I. - Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti
I Vignaioli Indipendenti, dopo i saluti e i ringraziamenti di Costantino Charrère, Presidente in carica fin dalla fondazione nel 2008, e ora uscente, hanno votato il Consiglio Direttivo che guiderà la Federazione nel prossimo triennio 2013-16.

L’Ufficio di Presidenza è così composto: Presidente Matilde Poggi, VicePresidenti Leonildo Pieropan e Walter Massa, Segretario Nazionale Saverio Petrilli, Consigliere Delegato agli Affari Istituzionali Gianmario Cerutti.

I Consiglieri eletti sono: Stefano Casali, Giulia Cavalleri, Lorenzo Cesconi, Costantino Charrère, Ettore Ciancico, Luca Ferraro, Celestino Gaspari, Armin Kobler, Marco Vercesi, Guido Zampaglione.

Queste nuove nomine giungono in un momento importante per FIVI che, come ricordato daCostantino Charrère nel corso della sua relazione morale, ha saputo in poco tempo ritagliarsi in Italia e in Europa grande autorevolezza nei confronti delle Istituzioni di riferimento, attraverso iniziative tangibili e in particolare grazie all’elaborazione del Dossier Burocrazia, documento concreto e dettagliato di sfoltimento burocratico. 
Il Dossier, recentemente presentato in Commissione Agricoltura del Senato, è stato adottato come testo base per una prima proposta di legge per la semplificazione del lavoro dei Vignaioli.

MATILDE POGGI, Presidente neoeletto, al momento del suo insediamento ha dichiarato: “FIVI continuerà a procedere, insieme a C.E.V.I. (Confédération Européenne des Vignerons Indépendants), con energia e convinzione sulla strada della tutela dei diritti dei Vignaioli presso tutte le istituzioni preposte sia in Italia sia in in Europa. 
La nostra presenza sarà attiva e propositiva a tutti i tavoli decisionali per il comparto vitivinicolo/agricolo e il nuovo Consiglio è consapevole dell’impegno e dello spirito di sacrificio necessario. 
Gli obiettivi si raggiungono operando uniti e insieme, è quindi fondamentale che tutti i vignaioli nostri soci si impegnino per comunicare e diffondere le iniziative e idee FIVI, e soprattutto il nostromarchio che in sé racchiude ciò che noi siamo: vignaioli che coltivano le loro vigne, imbottigliano il loro vino e curano personalmente il loro prodotto”.

L’occasione migliore per conoscere i Vignaioli associati a FIVI e per gustare e acquistare i loro vini è l’appuntamento annuale con il grande MERCATO DEI VINI DEI VIGNAIOLI INDIPENDENTI, che si svolge quest’anno sabato 30 novembre e domenica 1 dicembre alla Fiera di Piacenza.
200 produttori dalle zone vitivinicole di tutta la penisola, oltre 1.000 vini in assaggio, approfondimenti su specifiche tipologie attraverso degustazioni guidate, e soprattutto la possibilità di conoscere tanti territori, le loro unicità, la loro storia attraverso le voci dei Vignaioli. 

FIVI - Federazione Italiana dei Vignaioli Indipendenti 
Attualmente sono oltre 700 i produttori associati, da tutte le regioni italiane, per un totale di circa 7.000 ettari di vigneto, quindi una media di circa 10 ettari vitati per azienda agricola. 
412.000 sono gli ettolitri di vino prodotti, 55 i milioni di bottiglie commercializzate e oltre 0,5 i miliardi di euro di fatturato. 
I 7.000 ettari di vigneto sono condotti per il 44 % in regime biologico/biodinamico, per il 18 % secondo i principi della lotta integrata e per il 38 % secondo la viticoltura convenzionale