Fiera del Vino Valtènesi-Garda Classico Doc
Polpenazze del Garda


65esima Edizione 
30-31 maggio 1-2 giugno 2014

Polpenazze Fiera, quattro giorni per 
raccontare il vino della Valtènesi


Taglia il traguardo della 65esima edizione la Fiera del Vino di Polpenazze del Garda in provincia di Brescia, storica manifestazione enogastronomica del comprensorio benacense: l’appuntamento è in programma dal 30 maggio al 2 giugno 2014, per un lungo weekend alla scoperta della Valtènesi e delle tradizioni del territorio. Al concorso enologico anche la selezione dei Chiaretti in competizione per il Trofeo Pompeo Molmenti e le premiazioni a Italia in Rosa a Moniga del Garda.

E’ partito anche quest’anno il conto alla rovescia per uno degli appuntamenti eno-gastronomici più popolari che scandiscono la primavera sul Lago di Garda: dal 30 maggio al 2 giugno 2014 torna infatti in scena la Fiera del vino Valtènesi-Garda Classico Doc di Polpenazze del Garda (Bs), manifestazione nata nel 1947 che quest’anno approda all'ambito traguardo della 65esima edizione, mantenendosi fedele al suo ruolo di vetrina autorevole delle produzioni vinicole del territorio.
La principale novità in cartellone è rappresentata dalla partnership stretta da Fiera di Polpenazze con Italia in Rosa, la Rassegna dei Rosati italiani in programma a Moniga del Garda dal 6 all’8 giugno: da quest’anno infatti al Concorso Enologico di Polpenazze verranno selezionati i Chiaretti che gareggeranno per lo storico Trofeo Pompeo Molmenti, assegnato ogni anno per l’appunto a Moniga al miglior Chiaretto dell’annata. La selezione del Molmenti rientra quindi ora ufficialmente nel novero del Concorso Enologico di Polpenazze, istituito nel 2006 dal Ministero per le Politiche Agricole per la Doc Garda Classico, e aperto in seguito anche alla nuova Doc Valtènesi. Come sempre le commissioni di assaggio assegneranno la qualifica di Vino Eccellente ai vini che abbiano raggiunto almeno il punteggio di 85/100, e solo i Chiaretti decretati eccellenti dalla giuria di Polpenazze potranno accedere alla selezione di Moniga.
La formula della manifestazione, che si terrà per le vie del centro storico di Polpenazze, rispetterà per il resto un copione già ampiamente sperimentato e di consolidato successo: in Fiera saranno come sempre presenti gli stand di numerose cantine, ed i visitatori potranno degustare i vini del territorio muniti di sacca e bicchiere acquistati all'ingresso. Non mancherà lo spazio di Borgo Bio, dedicato ai produttori biologici, mentre nella Corte degli Assaggi verranno proposte degustazioni guidate e comparate di tutti i vini premiati al Concorso abbinati ai migliori formaggi della zona. In piazza si servirà infine per quattro giorni il tradizionale e immancabile spiedo gardesano.






In questa intervista il Presidente AIS Antonello Maietta, sintetizza come deve essere il calice da degustazione che si auspica possa trovare posto anche nella ristorazione.
E sottolinea: " Il Calice deve essere innovativo sotto ogni profilo, per contenere sia i Bianchi, i Rossi e nell'occasione della degustazione anche il Metodo Classico... un calice universale anche per la ristorazione ... la forma un pò più accentuata lo rende più elegante, più bello ".

Ci chiediamo, ma davvero serviva andare contro la filosofia AIS, del calice con un gambo che slancia la coppa che noi di Sommelierfriend's  condividiamo,  o non potrebbe essere semplicemente una trovata pubblicitaria oggi chiamata Marketing, di cui Luca Gardini ne è il testimonial ? 



Ma veramente Luca prima ci proponi insieme al Presidente Maietta il Calice AIS disegnato appositamente per le degustazioni, e a distanza di un anno ci proponi un bicchiere che va contro ogni logica del bere se vogliamo seguire gli insegnamenti di tutte le Associazioni legate al mondo del vino? Un bicchiere che non ha stelo in cui tutte le dita sono a contatto con la superficie del vetro e trasmettono odori di cibo che non devono entrare in contatto con il primo elemento dell'analisi cioè quello olfattivo? Ma se anche dovessi usare quel bicchiere per un pranzo tra amici mi infastidirei degli odori che vanno a stretto contatto con naso e bocca. 


Ti faccio un esempio, stasera costine con polenta e finale con stracchino e taleggio. Quel bicchiere dovrebbe essere sostituito almeno una decina di volte, una dopo ogni sorso. sembra che lo stesso bicchiere sia stato presentato anche ai Salotti del Gusto a Villa La Ferdinanda, insieme ai classici Calici ha infatti trovato posto il  bicchiere World’s Best di RCR, vincitore del Design Plus Award di Francoforte. Probabilmente siamo noi a non essere in linea con le novità... 
Esattamente come per la presentazione del piatto rappresentato in fotografia presentato dallo Chef Luigi Ferraro che "opera" al Restaurant Cafè Calvados a Mosca,

Ecco la presentazione:
"Conchiglia di Pasta Lagano: in viaggio tra Italia e Russia, primavera moscovita e caviale Calvisius Ars Italica Caviar Da Vinci" perdona la mia inciviltà Luigi, ma nel viaggio la pasta l'abbiamo persa. Caspita sei conchiglioni, non è normale; i russi rimarranno di stucco quando in Italia mangeranno la pasta ... questa pasta!!!










Sommelierfriend's si scusa con tutti gli amici 
 ancora una volta hanno cercato di fermarci
ma non sono riusciti a farci chiudere...
almeno la bocca

Riprendiamo da dove eravamo rimasti con 
la Magnifica serata all'Atelier Milano 
dove Sommelierfriend's ha selezionato 
per gli ospiti i vini che sono piaciuti ... e parecchio 
In questi scatti voglio ringraziare le Aziende che hanno contribuito e hanno messo a disposizione le loro delizie vinose dal Metodo Classico ai Rossi, i Bianchi e i Rosè !!!


In una " bulle " piena di ghiaccio hanno soggiornato il Franciacorta Nature Furore e il Brut Proemio di Pian del Maggio, e mentre il Gigi, per i pochi che ancora non lo conoscessero Pierluigi Dolci maestro di affinamento di formaggi di capra, e di mucca, dicevo mentre il Gigi preparava i Gigini e le Micheline riempiendo vassoi, i primi ospiti arrivavano.

Dobbiamo ringraziare anche Luxus Milano per l'organizzazione dell'evento affidato a Paola Sermidi. 


Ma torniamo ai vini e a quella Bulle che oltre all'Azienda Pian del Maggio in Franciacorta ha dato l'occasione alla Cantina QuartoMoro di far conoscere un Metodo Classico formidabile ottenuto da uve di un vitigno storico di Sardegna  vi posso garantire da urlo!
Poi un'altra sorpresa quella presentata dall'Azienda Bertoli Angelo con due filosofie diverse di Metodo Classico, un Brut e un Rosè Carillon, tutti e due premiati qualche settimana fa al Concorso di Pramaggiore.

E mentre avevo la piacevolezza di presentare agli amici che arrivavano i vini delle nostre Aziende, ho ricevuto la telefonata dall'Organizzatrice del Concorso Internazionale dei Vini d'Alsazia che mi ricordava di essere presente per le 19 del giorno dopo a Strasburgo... I calici sono rimasti in alto per tutta la serata, quando poi sono stati proposti i vini dell'Azienda Frezza, bhè, avrei voluto che Francesca fosse lì per vedere con quale brio degustavano il suo Chiaretto e il Custoza, sarà stato che si avvertiva l'aria della primavera ma veramente un bel successo. 







Poi ecco i vini della Cantina Vallarom, grazie a Filippo e Barbara già per la seconda volta riesco a proporre i loro vini, un Moscato Giallo piacevolissimo e il Trentatré un vino che è l'occasione per proporre tre vitigni, tre fiumi e tre valli, che in realtà doveva chiamarsi Trentiner ma le norme che tutelano l'etichettatura non l'hanno permesso, sono comunque sei le Aziende che lo producono e mi piace ricordarle, perchè oltre a Vallarom troviamo Casata Monfort, Nicolodi, Francesco Poli, Vivallis e Salizzoni; ah dimenticavo i vitigni, infatti a questo vino partecipano volentieri la Nosiola, il Moscato Giallo e con un 10% un vitigno che rappresenti la territorialità come il Verdealbara il Bagarino Bianco o la Peverella.





E tutto d'un tratto siamo in Valle d'Aosta, conosco diverse cantine che mi hanno fatto conoscere vitigni unici, ma per l'occasione del nostro evento ho voluto presentare i vini di Stefano Celi e della sua Azienda, La Source, a Saint Pierre. Posso dire di conoscere le varie produzioni come il Fumin, il Cornalin, ma per questa occasione ho avuto la possibilità di presentare un bianco che mi piace, la Petite Arvine. E' stato un successo, ed è piaciuto. Così come è piaciuto il Roero Arneis dell'Azienda  Teo Costa, addirittura il bisnonno Antonio veniva nominato Giobbe, pensate alla pazienza nel fare vino e posso dirvi che questo Bianco è sopra le righe, ma avremo modo di ritrovare i vini di Teo Costa di sicuro.


A dire il vero volevo ricordare che c'è stato un matrimonio durante la nostra serata, un matrimonio che è piaciuto a tutti, quello tra il Barbariccia dell'Azienda Castello degli Angeli in provincia di Bergamo e i formaggi di Gigi. Lui un Valcalepio Rosso 2001 di cui le doti sono emerse da subito ed i formaggi di Gigi, alcuni affinati nel Moscato di Scanzo e le Micheline sdraiate sul letto di grappa.Il Barbariccia faceva bene a darsi delle arie, garbato, sincero, vellutato insomma come fai a non dire che è sincero. 


Inoltre quando ha attraversato il corridoio delle papille gustative ci siamo davvero emozionati e abbiamo sentito da lontano la fatidica frase con questo vino io vi sposo, alzando lo sguardo ho proprio visto i taglieri dei formaggi di Gigi presi d'assalto e nell'altra mano il calice con il Barbariccia già sul punto di far godere i nostri ospiti.
Davvero una bella serata, e allora... In Alto i Calici !