Anche
oggi parliamo di vino e territorio, e si torna in provincia di Bergamo,
esattamente a Torre de Roveri a pochi chilometri dalla città, dove incontriamo
l’Azienda La Rovere in una bella zona collinare immersa nel verde.
Voglio
presentarvi anche Vincenzo Magri e Michela Moretti la moglie, che con tutta
la famiglia, durante le varie fasi della maturazione
dell’uva seguono attivamente e con scrupolo il lavoro in vigna e poi in
cantina. Cantina che è stata costruita nel 2005 e attrezzata con una sala per
l'appassimento delle Uve Moscato di Scanzo e di un altro salone per
degustazione usato anche per attività didattiche; l'azienda rientra infatti
nella Rete provinciale e regionale delle Fattorie Didattiche. In effetti nel
parco di fianco alla vigna, possiamo incontrare tra l’altro cinghiali e maiali
allevati per la produzione di salumi, e in azienda c’è anche la possibilità di
acquistare queste prelibatezze !!!
Ma
torniamo al vino e a Vincenzo Magri che ci racconta della conduzione di un vigneto di 7 ettari, con vitigni
internazionali come Cabernet Sauvignon e
Merlot, Pinot Grigio e da qualche stagione anche Chardonnay.
Ma soprattutto il vitigno di Bergamo per eccellenza da cui l’uva, Moscato di Scanzo, senza dimenticare il Moscato Giallo della Bergamasca. Vincenzo poi ci tiene a ribadire quanto sia importante una minore produzione per ettaro al fine di ottenere una qualità superiore. La produzione si aggira comunque intorno alle 30.000 bottiglie; andiamo dunque a conoscere questi vini, dove metteremo in evidenza le loro caratteristiche.
Ma soprattutto il vitigno di Bergamo per eccellenza da cui l’uva, Moscato di Scanzo, senza dimenticare il Moscato Giallo della Bergamasca. Vincenzo poi ci tiene a ribadire quanto sia importante una minore produzione per ettaro al fine di ottenere una qualità superiore. La produzione si aggira comunque intorno alle 30.000 bottiglie; andiamo dunque a conoscere questi vini, dove metteremo in evidenza le loro caratteristiche.
Come il
Pinot Grigio della Bergamasca, che La Rovere vinifica in maniera eccellente,
mantenendo un buon grado di acidità che consolida una spiccata freschezza,
mineralità e persistenza fanno da ottimo contorno ad un vino che vedrei bene
utilizzato anche per la spumantizzazione.
Il
Moscato Giallo o Golden Muskateller è molto sviluppato in Trentino e Alto
Adige. Qui sulle colline della Cantina La Rovere, dà ottimi risultati, con la sorpresa di trovare un vino bianco di
pregevole fattura, dove spicca la mineralità e una piacevole freschezza,
persistenza lunga e finale leggermente di… uva moscato. Ha colore giallo paglierino,
caratteristico poi il profumo leggermente aromatico, è un sapore tipico che
piace a molti, secco ma non troppo, con
retrogusto delicatamente amarognolo. Io lo consiglio con la frutta e i dolci,
ma va bene anche su certi formaggi e soprattutto come aperitivo. Vi garantisco lo apprezzate molto meglio
al secondo bicchiere.
Ma
parliamo per un attimo del concorso internazionale Emozioni dal Mondo svoltosi a Bergamo lo
scorso ottobre, qui il Senesco Valcalepio rosso Doc una sapiente
couvè di Merlot e Cabernet sauvignon, ha conquistato la Medaglia d’Oro.
Poi
Vincenzo Magri produce un Cabernet Sauvignon della Bergamasca importante, un colore rosso rubino intenso. Il profumo è
legato alle note erbacee ma altrettanto eleganti. Il gusto è morbido e
delicato.
Ancora
con il Santa Crux Valcalepio Rosso Riserva DOC, medaglia d’argento al concorso
internazionale emozioni dal mondo, quello degustato è un 2009. Posso dirvi che
se il naso è delicato, in bocca troviamo il giusto equilibrio, tannini
importanti ma già setosi, una giusta couvée di Merlot e Cabernet Sauvignon, che
regalano al vino una bella spalla e la piacevolezza di scoprire lentamente
profumi di tabacco leggero e ancora qualche nota erbacea. Sicuramente ottimo
con le carni, gli arrosti, ma anche con i formaggi.
L’Elisir
Moscato Giallo della Bergamasca, è ottenuto da uve selezionate e stramature, questa è
una delle poche aziende che produce il Moscato Giallo della Bergamasca, un
vitigno tradizionale delle colline orobiche.
la vendemmia è naturalmente manuale, e le uve vengono lasciate nella sala di appassimento per circa 70 giorni, poi la tradizione vuole che quelle stesse uve vengano pigiate il 13 dicembre giorno di Santa Lucia, il mosto viene fermentato in barriques di rovere francese, a cui segue un affinamento di 12 mesi in tini di acciaio e poi un ulteriore affinamento in bottiglia per 3 mesi. I risultati non si sono fatti attendere ed ecco la presenza nella Guida Vini Buoni d'Italia 2013, l'unica Guida italiana dedicata esclusivamente ai vini da vitigni autoctoni. Tra i “Vini della Corona” ecco infatti Elisir 2009 Moscato giallo Igt La Rovere.
la vendemmia è naturalmente manuale, e le uve vengono lasciate nella sala di appassimento per circa 70 giorni, poi la tradizione vuole che quelle stesse uve vengano pigiate il 13 dicembre giorno di Santa Lucia, il mosto viene fermentato in barriques di rovere francese, a cui segue un affinamento di 12 mesi in tini di acciaio e poi un ulteriore affinamento in bottiglia per 3 mesi. I risultati non si sono fatti attendere ed ecco la presenza nella Guida Vini Buoni d'Italia 2013, l'unica Guida italiana dedicata esclusivamente ai vini da vitigni autoctoni. Tra i “Vini della Corona” ecco infatti Elisir 2009 Moscato giallo Igt La Rovere.
Voglio poi sottolineare come i vini bergamaschi ogni anno
abbiano sempre più spesso il loro momento di gloria, o perché segnalati sulle
varie Guide, o perché premiati nei concorsi enologici italiani e Internazionali.
E se parliamo di esportazione dobbiamo fare un salto in
Kenya, perché i vini dell’Azienda La Rovere forniscono il ristorante La Veranda a Bamburi vicino a
Mombasa, quella costa Keniota che da anni è meta di molti vacanzieri italiani.
Lasciamoci
coinvolgere poi dal Moscato passito una
Doc prodotta esclusivamente con uve
Moscato di Scanzo. Pensate che la produzione è limitata soltanto a 65 quintali,
anche qui la vendemmia è effettuata in modo manuale e i grappoli, dopo il raccolto,
rimangono ad in questo salone di appassimento per 40 giorni, dopodiché lasciamo
il Moscato ad affinare per 18 mesi in
grandi tini di acciaio e ancora 3 mesi ad affinare in bottiglia. Vi garantisco
che beviamo davvero bene ! Grazie dunque a Vincenzo Magri e Michela Moretti che
vi aspettano in cantina per degustare i loro vini ma anche il loro salame, e
quello di cinghiale è davvero speciale.
E come sempre In Alto i Calici