A Rocca di Riva del Garda inizia la
Stagione del Vino
 
ArRIVAno i Vignaioli








La cornice è quella della Rocca di Riva del Garda, in provincia di Trento dove il 1° settembre 40 vignaioli del Trentino porteranno oltre 150 bottiglie in degustazione. Saranno presentate le tipologie Trento Doc oltre ai vini da vitigni autoctoni come Nosiola, Traminer, Teroldego, Lagrein, Marzemino e Moscato Rosa ma anche Chardonnay, Pinot Nero o Cabernet e Merlot.
40 i vignaioli del Trentino che si riuniscono nella spettacolare alla Rocca di Riva per la seconda edizione dell’evento estivo più atteso del vino trentino.  Grandi Vini che esprimono l’eccellenza enologica dei “Piccoli Produttori” della viticoltura Trentina. L’evento è organizzato dalla Associazione Vignaioli del Trentino con il patrocinio del Comune di Riva del Garda e Ingarda.

La degustazione si aprirà al pubblico dalle 17 e continuerà sino  alle 23 di Sabato 1 settembre. Nel corso della mattina avrà luogo una rara degustazione per stampa e addetti ai lavori dal titolo “Declinazione Nosiola: annate, territori e uomini di un’insospettabile passione trentina”. L’incontro avverrà alla presenza dei Produttori che da tutte le aree viticole del Trentino presenteranno in assaggio un vino di loro produzione, molte delle quali ormai introvabili. La degustazione verrà condotta da Aurora Endrici, donna del vino e comunicatrice.


Un'occasione anche per acquistare, perchè per l'evento i Vignaioli metteranno in vendita le bottiglie dei vini presentati. I prezzi dei vini saranno quelli operati direttamente in cantina.






 





 


 
 
I VIGNAIOLI e gli  Artigiani del gusto presenti all’evento saranno:
 

                           BALTER                     MADONNA DELLE VITTORIE

                          BELLAVEDER               MASO CANTANGHEL

 
BONGIOVANNI VALERIO                   MASO FURLI
 
CASTEL NOARNA                              MASO POLI
 
                       
                          CASIMIRO POLI                          MAXENTIA
                          CESCONI                                   MOLINO DEI LESSI
 
                           DE TARCZAL                            PELZ
  DONATI MARCO                         POJER E SANDRI
EREDI COBELLI                            POLI GIOVANNI
FEDRIZZI CIPRIANO                         POLI GIULIO
 
                         FORADORI                                       PRAVIS
                         FRANCESCO POLI                            REDONDEL
 
FRATELLI PISONI                             ROSI EUGENIO
                         GINO PEDROTTI                               VILAR
                         GORGA RENZO                       VIGNAIOLO GIUSEPPE FANTI

                         GRIGOLLI BRUNO                  VILLA PICCOLA
 
                        LA CADALORA                            VINDIMIAN RUDI
                        LE FONTANELLE                        ZANOTELLI
 
                         LONGARIVA                                ZENI






OLIO:
 
FRANTOIO MADONNA DELLE VITTORIE – ARCO
FRANTOIO AGRARIA DI RIVA DEL GARDA – RIVA DEL GARDA
FORMAGGIO:  CASEIFICIO TURNARIO – PEJO
SALUMI:  DAL MASSIMO GOLOSO – COREDO
PANE: PANIFICIO MODERNO - ISERA
 
Riva del Garda è una delle più importanti destinazioni turistiche del Nord Italia, autentica perla architettonica
dal centro storico incastonato nella riva trentina del celebre lago. Paradiso per gli amanti del relax, delle escursioni e degli sportivi provenienti da tutto il mondo, Riva del Garda è nota per la qualità della sua offerta alberghiera e per le numerose occasioni culturali di ampio respiro internazionale che si svolgono durante tutto l’anno. Di particolare interesse in concomitanza all’evento

“arRIVAno i Vignaioli”

è la straordinaria mostra personale dell’artista futurista Umberto Maganzini, presso il Museo Alto.



Inoltre Marcello DeLucca viticoltore Trentino ci racconta:
Rimangono alcuni fatti importanti da chiarire, dopo aver ascoltato trombe e campane da campagna elettorale sulla frutticoltura e l'agricoltura trentina.

Parlo della viticoltura, che un po' conosco da agricoltore e insegnante.
Vi invito a riflettere con dati micro, ma precisi.
Le buone pratiche agronomiche, i cambiamenti, prendono piede spesso in silenzio: noi agricoltori siamo i primi a conoscere i pericoli dei "pesticidi".
Principi attivi e veleni cancerogeni e mortali che si sono usati negli anni del dopoguerra, fino a una ventina di anni fa, sono banditi.
Da tempo noi viticoltori del Trentino usiamo i fitofarmaci in modo più responsabile e pulito: in provincia di Trento siamo nella media più virtuosi di Bolzano.
I protocolli d'intesa per la produzione viticola integrata sono rispettati. I controlli sull'uva vendemmiata sono precisi e severi.
Abbiamo eliminato da anni il principio attivo "mancozeb" come anticrittogamico.
Siamo in tanti a non usare insetticidi e a rispettare piante, animali e insetti utili. Da molti anni in viticoltura i feromoni hanno sostituito i veleni nella lotta alla tignola e alla tignoletta.

I diserbanti cominciano a sparire.

Ad esempio, senza concimi chimici, o riducendoli al minimo, non si usano più gli antibotritici che hanno tempi di carenza di 30-40 giorni, perché le viti, essendo equilibrate nella vegetazione, sono resistenti in modo naturale alle crittogame come la botrite, la peronospora e l'oidio.
Usiamo l'irrigazione cercando di risparmiare acqua e investiamo di tasca nostra negli impianti a goccia: il mito dei contributi a pioggia che gonfiano la viticoltura rimane una chiacchiera di corridoio, dati alla mano.
Un numero crescente di vignaioli e di aziende agricole pratica il metodo biologico e biodinamico: in Trentino siamo arrivati a 340 ettari di vigneti bio nel 2012.

E' bene procedere passo dopo passo, senza proclami o falsità.

Mi ripeto, ci pensiamo ai danni che l'infrastruttura Autobrennero ha causato e causa all'ambiente, o al traffico aereo che usa la valle dell'Adige e la Rotaliana come rotta di passaggio sulle Alpi a 360°?
Cosa scaricano sulle nostre vigne i camion pieni di merci a volte "ecocompatibili"?

Vogliamo pensare all'inceneritore che Lorenzo Dellai e Alberto Pacher insistono a far costruire a Ischia Podetti?
Che lo si chiami inceneritore, termovalorizzatore o gassificatore, vuol dire grossa ipoteca sulla viticoltura trentina e sulla sua evoluzione verso il rispetto della vita e dell'ambiente.

Ai nostri figli vogliamo lasciare un mondo un po' più pulito di come noi l'abbiamo trovato...la soluzione è semplice: insistiamo a migliorare in qualità la raccolta differenziata, si può fare col tempo. E controlliamo le discariche... ancora!

Gli integralismi del mercato e del finto ecologismo hanno fatto il loro tempo.
Gli agricoltori non sono così "ignari" come sostiene qualcuno.
Siamo noi, che da generazioni portiamo sulle tavole e sulle mense di tutti l'uva e i vini del Trentino, con amore.
Marcello Delucca, viticoltore, Mezzolombardo